Frugarolo, oggi l’addio a Renzo Patria
Le rose bianche sulla bara e il tricolore dei sindaci per l’ultimo saluto a Renzo Patria, ex deputato della Dc e di Forza Italia, sindaco emerito di Frugarolo, morto sabato all’età di 85 anni. Questo pomeriggio il primo cittadino Martino Valdenassi, il consiglio comunale e numerose autorità hanno scortato la salma dall’abitazione di via San Pio V fino all’altare della chiesa parrocchiale di San Felice, dove tutti i bocciofili si sono presentati con la maglia grigia della divisa per l’ultimo abbraccio.
Renzo Patria era vicepresidente dell’Associazione Bocciofila Frugarolese, che nel 2010 ha voluto intitolare al papà Alfredo Patria il nuovo bocciodromo. Una delle tante opere con il campanile della chiesa, riedificato nel 1982 dopo il crollo e le scuole inaugurate nel 1969, che sono state realizzate per volontà di Patria.
Ad esprimere la gratitudine della popolazione alla fine della cerimonia è intervenuto il sindaco Valdenassi: “Grazie Renzo anche per l’esempio, perché hai saputo coniugare la politica con l’onestà e il riserbo, senza risparmiarti mai per il bene del paese e del territorio”. A ripercorrere la brillante carriera politica di Patria dalla militanza nella Dc Fanfaniana fino all’attività parlamentare e all’impegno continuato sul territorio fino alla recente presentazione dei candidati alle elezioni comunali a Novi Ligure, è intervenuto il coordinatore provinciale di Forza Italia Ugo Cavallera. “Renzo non lasciava nulla al caso, era lungimirante e sempre preparato, immediato ed arguto nel dibatito – ha detto Cavallera, esaltandone l’intuito e la capacità di finalizzare e concertare progetti – quando pensi al da farsi, Renzo lo ha già fatto. Ti ricorderemo sempre”.
In coda sull’altare non poteva mancare una rappresentante del consiglio nazionale della Dc, che pochi giorni fa è stata accolta dalla moglie Giovanna e dal figlio Lorenzo. “Mi chiamo Isabella. Ho preso contatti per una questione elettorale, era sorridente e positivo, tanto che non immaginavo fosse malato. Renzo Patria è il modello di persona, che, da insegnante vorrei trasmettere ai miei alunni”.
“Patria era ex alunno e benefattore del collegio San Giorgio di Novi – ha ricordato don Renzo Vanoi, rettore del santuario della Madonna della Guardia di Tortona, che ha celebrato con numerosi confratelli di Alessandria insieme al parroco don Giuseppe Biasiolo – Quando arrivava in chiesa per prima cosa si fermava davanti all’urna di Don Orione. La preghiera del Santo ‘Fare del bene sempre a tutti, del male mai a nessuno’ è quella che più lo rappresenta”. L’ex deputato Franco Stradella non vuol essere da meno e cita San Tommaso: “Grazie Dio per avercelo Donato”.
Nell’immaginario laico, Frugarolo fino a sabato aveva due angeli custodi, Renzo Patria e Agostino Gatti, amici da sempre. “E’ una strana sensazione – ricorda Gatti – neanche lo scioglimento della Dc ci aveva separato, io andai a sinistra lui in Forza Italia, ma abbiamo sempre unito le forze per il bene del paese, io in Regione, lui in Parlamento. In tandem da quando avevamo vent’anni in consiglio comunale. Quando ottene il miliardo per rifare il campanile mi telefonò in piena notte per la gioia incontenibile e per organizzare l’affidamento dei lavori”.
Dai compagni di scuola ai militanti, fino ai politici di spicco di ieri e di oggi, che hanno affollato la chiesa, tutti hanno ricordi infiniti da condividere. Renzo Rosso è arrivato da Trino Vercellese, Tortona piangeva con Massimo Berutti, da Valenza Luca Rossi, Maria Rosa Porta e Oscar Poletto hanno portato il saluto dei novesi. Oltre al sindaco di Alessandria Cuttica di Revigliasco e all’ex Fabbio, vari sindaci del circondario, Nn potevano mancare Gianfranco Gazzaniga di Bosco Marengo, Gianfranco Ludovici di Basaluzzo, rappresentanze da Fresonara e Predosa e da tutto il circondario. Da Maconi a Locci, tante generazioni di politici alessandrini, ieri e domenica al rosario, si sono inchinate a Frugarolo.
Daniela Terragni