Lavoratori della Pernigotti senza cassa integrazione
Il motivo? Un errore nella richiesta da parte dell'azienda
Il motivo? Un errore nella richiesta da parte dell'azienda
Tensione altissima allo stabilimento Pernigotti di Novi Ligure, perché i lavoratori in cassa integrazione hanno appreso che il contributo mensile previsto dall’ammortizzatore sociale – in seguito all’intesa del 5 febbraio scorso e mai versato – non arriverà in tempi brevi, perché c’è stato un errore nella compilazione della richiesta. Secondo quanto reso noto, i moduli sono stati inviati in ritardo.
Poco fa, così, le maestranze si sono riunite in assemblea per decidere come trovare una soluzione utile per tutelarsi: i dipendenti sono infatti senza stipendio dallo scorso mese di novembre e ormai allo stremo delle forze economiche.
C’è stato chi ha proposto di ritornare nuovamente in assemblea permanente, come è accaduto dal 6 novembre al 5 febbraio: si è però deciso di ponderare con calma ogni decisione al solo scopo di non pregiudicare il lavoro della trentina di colleghi, tra operai e impiegati, richiamati in fabbrica circa tre mesi fa. Così, è stata convocata un’altra assemblea lunedì prossimo.
Nel frattempo, è stato chiesto all’avvocato Massimiliano Arlati, consulente legale di Pernigotti Spa, l’intervento riparatore dell’azienda per dare un seppur minimo sostegno economico ai lavoratori, che non sanno più come andare avanti.
Ottenuta risposta negativa, seppur motivata da problemi burocratici, i dipendenti che dovrebbero essere in cassa integrazione, ma in realtà non hanno mai ricevuto l’assegno mensile, si stanno confrontando con i segretari territoriali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil per trovare una soluzione idonea a sollecitare le loro spettanze, senza però danneggiare i colleghi che attualmente stanno lavorando in fabbrica. L’ipotesi del ritorno all’assemblea permanente è dunque tutt’altro che tramontata.