“Azzerati tutti i debiti. I soldi vanno investiti bene”
Non è mai solo questione di soldi. Di quanti. Lo sa bene Luca Di Masi: anche nell’anno zero, nella stagione divisa a metà, il presidente dell’Alessandria confessa di aver speso sempre tanto, anche se, magari, i risultati potrebbero aver fatto pensare ad una drastica riduzione del budget. “Il budget, quello, c’è in ogni campionato. Non è la quantità di denaro che si decide di investire che fa la differenza, lo abbiamo verificato sulla nostra pelle in questi anni. La differenza la fa il come: anche nell’ultimo campionato ci sono state squadre che hanno speso meno di noi e hanno ottenuto risultati più importanti”. Però c’è una ‘spesa’ che vale moltissimo, che il presidente ha fatto per più di sei stagioni: quella per mettere in ordine i bilanci. “A febbraio abbiamo azzerato il debito”. Somme ingenti per eliminare i danni di gestioni che, nella migliore delle ipotesi, sono state molte leggere e nella peggiore decisamente scellerate. Passività con l’erario, le istituzioni, i creditori: tutto estinto e nell’epoca del pressapochismo, di società travolte dai debiti e senza futuro, avere i conti a posto è un privilegio. Quanto Di Masi investirà nel prossimo campionato non si sa: di certo cifre ragionevoli, non basse, ma affidate anche al ds Fabio Artico per ottenere un risultato ben diverso dallo scorso anno. Come? Sempre creando mix di esperienza e gioventù, tenuto conto delle nuove regole, dei prestiti limitati da A e B, e per questo è opportuno puntare a scelte di livello, degli Under che saranno dai 98 (saltando i ’97),e giovani da promuovere dal vivaio. Non è un caso che il contratto di Fabio Artico sia biennale, fino al 2021 – “ma per durare molto più a lungo” puntualizza il presidente – e quello di Nereo Omero, in scadenza nel 2020, sia stato prolungato di un anno: perché la sinergia deve essere più stretta, aumentando i giovani portati in prima squadra, “ma con la pazienza che serve per gli Under, perché ci sono tempi di crescita diversi”, così il nuovo ds. Fra un mese e mezzo l’Alessandria avrà forma e partirà per il ritiro, ancora non si sa in quale località,non è detto che i 15 sotto contratto restino tutti, i primi obiettivi sono i giovani, ma soprattutto l’allenatore. La rosa dei papabili per la panchina la fa Artico, le valutazioni tecniche sono solo sue, il presidente si riserva un giudizio sulla persona. “Dieci giorni e annunceremo la scelta, la stagione non è ancora finita”. Ma fra quelli che stanno disputando i playoff tre su quattro hanno già rinnovato (Pavanel, D’Angelo e Franzini) e questo sposta l’attenzione su chi risponde di più all’identikit di abbastanza esperto, conoscitore della categoria, capace di lavorare con i giovani e trasmettere alla squadra l’idea della battaglia sempre. Sembrerebbe un profilo tagliato addosso a Cristiano Scazzola. Sicuramente non ad Alessandro Dal Canto, che Artico conosce bene, ma esclude dalla rosa (potrebbe finire in B ad Empoli). Ci potebbe entrare Dionis:la C magari non la conosce così bene, ma con gli Under ha fatto grandi cose all’Imolese. Perché non Colombo? “Perché ha fatto bene, è vero, – risponde Artico – ma vorrei iniziare il mio impegno con una persona scelta da me” Entro dieci giorni l’annuncio. Forse anche prima