Sindacati alessandrini solidali con la ‘prof’ sospesa
Da tante parti d’Italia si stanno lanciando appelli per la revoca della sospensione della 63enne Rosa Maria Dell’Aria, insegnante di Italiano dell’istituto industriale Vittorio Emanuele III di Palermo: la causa dello stop (per due settimane), con conseguente dimezzamento dello stipendio, il “non aver vigilato” sul lavoro di alcuni suoi studenti di 14 anni che, durante la Giornata della Memoria, avevano presentato un video nel quale accostavano la promulgazione delle leggi razziali del 1938 al ‘Decreto sicurezza’ del ministro dell’Interno, Matteo Salvini.
Anche i sindacati del comparto scuola di Alessandria – Cgil, Cisl, Uil, Snapseed e Gilda Unams – hanno reso pubblica una nota per definire la sospensione “profondamente ingiusta e sbagliata. Una decisione del tutto inopportuna, che chiediamo sia immediatamente ritirata. Tale vicenda a nostro avviso è indice di un clima inasprito, in cui il diritto di critica viene sistematicamente violato. Non è certo con il ricorso a misure di tipo censorio che si può aiutare a vedere anche i limiti e i rischi di superficialità di approcci e analisi che, se ritenuti discutibili, andrebbero appunto discussi e non fatti oggetto di un provvedimento disciplinare”.
Secondo le organizzazioni sindacali, “la scuola deve portare gli studenti a una corretta elaborazione del pensiero, evitando approssimazioni, schematismi e banalizzazioni che sono oggi purtroppo pane quotidiano proprio nel dibattito politico”. Per questo, viene espressa “solidarietà alla collega, alla scuola e ai ragazzi”, chiedendo al contempo al ministro della Pubblica Istruzione, Marco Bussetti, “l’immediato ritiro della sanzione”, impegnandosi a “mettere in atto da subito la mobilitazione di tutta la categoria per sollecitare una forte reazione sociale, culturale e politica, ai fini di tutelare la libertà di insegnamento e ripristinare gli spazi di democrazia in tutto il Paese”.