Il sindaco: “Casa delle Donne? Nessun patrocinio. Ed è un immobile occupato”
Sotto accusa l'evento organizzato in vista di 'Al Pride'
Sotto accusa l'evento organizzato in vista di 'Al Pride'
Ancora polemiche sul pomeriggio di letture dedicate ai più piccoli, questo pomeriggio alla Casa delle Donne di piazzetta Monserrato, organizzato da Nonunadimeno in avvicinamento al Pride dell’1 giugno.
Dopo gli attacchi da parte di alcuni esponenti della maggioranza (Sciaudone di Forza Italia e Locci di Alessandria Migliore su tutti), in serata il sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco ha emesso una nota per evidenziare come “il Comune di Alessandria, al pari della Regione Piemonte e della Provincia di Alessandria, ha concesso il gratuito patrocinio ad una manifestazione denominata ‘Al Pride’, concesso dopo un costruttivo confronto e alla luce del programma presentato dalla associazione Tessere le Identità, organizzatrice dell’evento”.
“Tra le manifestazioni – prosegue il primo cittadino – non risulta esservi alcuna ‘Lettura di favole per bambine/i’, evento quindi del tutto estraneo al programma di ‘Al Pride’. La manifestazione in oggetto pertanto non fruisce in alcun modo del patrocinio della Città di Alessandria. La stessa poi risulta organizzata da una sedicente ‘Casa delle donne’, gruppo che, contravvenendo ad ogni legge, ha abusivamente occupato un immobile di proprietà di un istituto di beneficenza, che attualmente non svolge alcuna attività e il cui presidente parrebbe aver sporto regolare denuncia per violazione e occupazione di proprietà privata”.
“Il sindaco – conclude Cuttica di Revigliasco – nell’apprendere che presso i suddetti locali, occupati abusivamente, privi di ogni autorizzazione e in violazione di ogni norma sulla sicurezza, vengono organizzati incontri aperti al pubblico, provvederà ad attivare ogni forma di responsabilizzazione dell’organizzazione di fronte alle competenti autorità. Inoltre, appellandosi alla vigente normativa che individua nella Regione Piemonte il responsabile della destinazione dei beni appartenenti ad enti di beneficenza e assistenza che hanno cessato le loro attività statutarie, invita la Regione ad attivarsi al più presto affinché anche l’immobile dell’ex Asilo Monserrato trovi una giusta destinazione nel rispetto delle leggi e non abbia di fronte un futuro di
abusivismo e degrado”.