Architetto a processo per la morte del compagno
Ha preso il via, davanti alla corte d'Assise di Alessandria, il processo a carico della partner di Riccardo Sansebastiano, ex direttore dell'Atc, morto soffocato durante un gioco erotico in una mansarda di via Maggioli, ad Alessandria
Ha preso il via, davanti alla corte d'Assise di Alessandria, il processo a carico della partner di Riccardo Sansebastiano, ex direttore dell'Atc, morto soffocato durante un gioco erotico in una mansarda di via Maggioli, ad Alessandria
A causare il decesso dell’uomo, che aveva una relazione con l’imputata, nel luglio 2016, in un appartamento di via Maggioli, nel quartiere Cristo, sarebbe stato un collare che Sansebastiano si era fatto mettere al collo: era un gioco erotico, consenziente. Lei lo aveva legato ai polsi e gli aveva messo una sorta di collare, collegato con una corda ad una trave. L’accordo, secondo le indagini condotte dai carabinieri di Alessandria e coordinate dal pubblico ministero Andrea Zito, prevedeva che Damonte, dopo averlo legato e lasciato solo, sarebbe tornata dopo qualche ora. Ma quando lei tornò, l’uomo era rantolante. Nella mansarda di via Maggioli, senza aria condizionata e con temperature torride, la colonnina di mercurio aveva superato i quaranta gradi. Sansebastiano ebbe probabilmente un mancamento e si accasciò, restando soffocato dal collare che aveva attorno al collo.
Era possibile valutare le conseguenze delle azioni e della situazione ed evitare così la tagedia? Il pubblico ministero sostiene Damonte debba essere giudicata per omicidio preterintenzionale. La corte è presieduta dal giudice Aldo Tirone, a latere il giudice Stefano Tacchino e la giuria popolare. La prossima udienza, fissata il 4 novembre, inizieranno a sfilare i testimoni e i periti di parte.
La donna è difesa dall’avvocato Stefano Savi di Genova. Le figlie di Sansebastiano si sono costituite parte civile con l’avvocato Massimo Grattarola.