Autosped si ferma a gara2, avanti Moncalieri
Il peso degli infortuni ha condizionato anche la seconda partita
Il peso degli infortuni ha condizionato anche la seconda partita
Fine corsa per Autosped. Che sarebbe stata impresa ardua provare a vincere a Moncalieri, come era stato nel girone di andata della stagione regolare, lo si sapeva alla vigilia. Soprattutto con il peso del -15 al PalaCamagna di cinque giorni prima e i problemi di infortuni del ritorno. Il punteggio è anche severo, 66-38 per le padrone di casa di Akronos, un divario troppo ampio, maturato, però, soprattutto nella seconda parte dell’ultimo quarto: a 38 le giraffe arrivano quando mancano 6 minuti alla sirena e dopo un terzo quarto in cui provano, comunque, a restare dentro la gara, poi le energie finiscono, Corradini è comunque già di nuovo out, Pieropan usata con il contagocce per il riacutizzarsi del problema al ginocchio nell’allenamento della vigilia. La cronaca della gara racconta, nei numeri, una difficoltà nell’andare a canestro merito anche della solidità difensiva delle padrone di casa, e anche la sfida, nettamente persa, a rimbalzo. solo 28 contro i 57 della matricola finalista di Coppa Italia. Nella partita ci sono lunghi periodi in cui le giraffe restano a digiuno, mentre le avversarie, anche se non con percentuali altissime, insistono e tengono un margine che, sommato a quello dell’andata, dà tranquillità. All’intervallo lungo 31-15, che già suona come un verdetto definitivo, anche se Autosped esce dallo spogliatoio determinata a chiudere, comunque, a testa alta e a stare dentro la gara. All’ultima pausa 41-31, ma il 47-38 al 34′ è l’ultimo canestro. Poi segnano solo le padrone di casa e dilagano, dentro anche le giovani, ma è difficile anche solo provare ad opporre resistenza con i titoli di coda che scorrono già. Moncalieri merita di fare strada, nelle due gare dimostra una superiorità che, però, non era così evidente, anzi, nel girone di andata, la parte migliore del campionato, giocata da Autosped a organico pieno. Centrati gli obiettivi dell’estate: salvezza in anticipo, provare a entrare di nuovo nei playoff, per il terzo anno di fila. E più minuti alle giovani. La final eight di Coppa sfuggita di un nulla è un rammarico, perché sarebbe stato il premio per una prima parte perfetta, che poteva essere bissata senza i gravi infortuni in serie, che hanno privato la squadra di elementi cardine nella fase cruciale. Dal traguardo di oggi, comunque positivo, si deve ripartire: le giraffe meritano di continuare a correre