La vittoria di tutti. Aspettando il nuovo ds
La vittoria di tutti. Degli undici scelti da Alberto Colombo, tra cui sette Under. Di chi è entrato in corsa e ha anche segnato, o fatto segnare, o aggiunto rapidità e solidità. Naturalmente di chi li ha scelti e ha capito quando serviva un cambio, del pubblico, di cui ha creduto in questo gruppo. Il decimo posto, ha ragione Colombo, non cancella, di colpo, i problemi, le fatiche, i difetti di questa stagione.
Caso mai, oltre a dare l’opportunità di allungare la stagione, può servire per indicare dove e come intervenire, perché sarebbe stato avere, per tutto il campionato, la media della gestione Colombo, 19 punti in 12 gare, per essere nelle posizioni di testa. E, anche, solo aver aggiunto i punti persi,in troppe gare con D’Agostino in panchina per avere almeno il vantaggio del fattore campo. Corta o lunga che sia la strada, da Vercelli il 12, lo si saprà solo giocando: all’arrivo, possibilmente il più avanti possibile, chissà che non si trovi il nuovo direttore sportivo.
Anche oggi, in tribuna. molti aspiranti, fra cui Elio Signorelli, ex Livorno, e anche ex grigio come giocatore. Anche se il candidato principale, che sarebbe già molto avanti con le trattative e vicino all’accordo, è Fabio Artico. Un ritorno a casa, dopo la seperazione nell’estate 2013. Il diretto interessato, per il momento, nega: fino al 30 giugno è sotto contratto con la Juve, soprattutto per Under 23 e Primavera, ma l’annuncio potrebbe essere imminente. Nei prossimi giorni sarebbe in programma un incontro con il presidente Luca Di Masi, con ogni probabilità prima della partita a Vercelli. Direttore sportivo o direttore generale? Più che la qualifica contano progetti, interpreti e obiettivi
POP – Concentrato: mai una distrazione, eppure non è molto impegnato e sono questi i casi in cui si rischia di essere superati. Non è il caso del romeno: a parte l’ordinaria amministrazione un intervento decisivo sul diagonale dell’ex Damonte, che avrebbe anche potuto riaprire la partita: 6.5
GJURA – Migliorato: per uno che deve riprendere l’abitudine al ritmo partita, serve carburazione e anche più disivoltura, la seconda collegata a filo doppio con la prima. Qualche anticipo ben fatto, ancora sbavature, oure un po’ pericolose, ma la strada è quella giusta: 6
GAZZI – Convinto (dal 28’st): trasmette subito sicurezza, anche con la freddezza nel contrastare i rari tentativi di incursiuone dell’Albissola. Quanto ci creda lo si capisce anche da un segno, le mani vicine, quasi a voler spingere i compagni lontano dalla loro area e sempre più vicino a quella degli avversari: ng
PANIZZI – Sicuro: scelto per comandare la linea arretrata, si dimostra più disinvolto e più solido rispetto ad altre gare in quel ruolo. Anche con un piede solo, il sinistro, esce dalle situazioni, rare, più delicate: 6.5
SBAMPATO – Progressivo: anche duttile, perché si adatta, bene, anche a sinistra, con la sua spinta, ma anche in copertura, andata e ritorno sulla fascia con i tempi quasi sempre giusti. Anche seulle palle alte: 6.5
DELVINO – Inserito (dal 43’st): I minuti, in tutto, sono sette, i palloni giocati un paio. Conta, però, far trovare pronti anche per le scelte future del tecnico, per una gara o per uno scampolo: ng
GEMIGNANI – Inesauribile: su e giù dalla fascia destra, per far salire la squadra, anche in sovrapposizione, anche con alcuni cross migliorabili. Pornto ad abbassarsi, con altrettanta rapidità, quando serve un uomo in più in difesa: 6.5
SARTORE – Rapido (dal 28’st): entrare in corsa è diventata una sua buona abitudine, una opportunità da sfruttare, anche nel tridente offensivo. A volte un po’ troppo ostinato in certi dribbling, però utile per tenere alto il baricentro e, anche, la pericolosità: 6
GERACE – Adulto: i 18 anni fra tre mesi, eppure anche questa volta, come titolare, è disinvolto come un veterano, freddo e razionale, con buon palleggio, caèac di far viaggiare bene la palla. Assolutamente vitato cederlo: 6.5
GATTO – Sostanzioso: (dal 13’st) anche sostanziale, garantisce densità preziosa in mezzo, capacità di tener palla, lucida lettura delle opportunità come quando, al 45′ della ripresa, vede il varco giuto per far arrivare a Akammadu la palla della terza rete: 6.5
MALTESE – Regista: senza dubbio la sua miglior partita in grigio, non certo perché si gioca la coperta. Il piede è buono, la lettura delle situazioni rapida e intelligente. Liberando il tutto da leziosità inutile, ne viene fuori una prova da playmaker che conquistano e smistano bene. E segnano: 7.5
BELLAZZINI – Suggeritore: meno trequartista, ma più ispirato e motivato a suggerire i palloni giusti per far segnare gli altri. Come quello, millimetrico, per De Luca nel raddoppio. Ma anche utile lavoro oscuro di sostanza: 6.5
TENTONI – Funzionale: Colombo, questa volta, lo ‘battezza’ esterno, a sinistra, e vede giusto, per come limita il gioco avversario e tiene in apprensione la retroguardia ospite. Nella ripresa più sicuro e votato all’offensiva: 6
DE LUCA – Essenziale: senza di lui questa qualificazione sarebbe stata più difficile, al limitre dell’impossibilità. L’attaccante la semplifica, con i suoi movimenti, con le sue giocate. Un gol fatto, uno sfiorato, il tocco per liberare Maltese nell’azione del vantaggio. Anche la tenuta è ottima: 8
CORALLI – Motivato: anche tanto. Sa bene che gare come questa sono da tre punti attaccando tutti i palloni, occupando, bene, lo spazio, lottando su tutti i palloni, migliorando il dialogo con tutti, specie con De Luca. Peso e esperienza servono, eccome: 6.5
AKAMMADU – Cecchino: (dal 43’st) dal suo ingresso in campo alla sua rete, quella del 3-0, poco meno di due minuti. Gatto gli serve un pallone invitante, e l’italonigeriano e bravo nel prendere il tempo anche al portiere, evitare la sua uscita e regalarsi il secondo centro in campionato, il terzo da quando è in grigio: 6.5