L’ovadese Gabriele Lanza ai mondiali di sledge hockey
L'attaccante tesserato con i "Tori Seduti" di Torino, che ha contribuito al raggiungimento del terzo posto in campionato con una rete, sarà a disposizione del commissario tecnico Massimo Da Rin per la rassegna iridata
L'attaccante tesserato con i "Tori Seduti" di Torino, che ha contribuito al raggiungimento del terzo posto in campionato con una rete, sarà a disposizione del commissario tecnico Massimo Da Rin per la rassegna iridata
Complice il ritiro di cinque “pilastri” della nazionale, il Comitato Paralimpico ha deciso di inaugurare il nuovo corso puntando sui più giovani. Fra questi spicca l’esordio del portacolori “Sport di Più”, tornato protagonista in un campionato agonistico dopo lo sfortunato incidente con lo skilift. «Avevo 11 anni – ricorda Lanza, che ancora oggi porta i segni (con alcuni muscoli della gamba sinistra impossibili da muovere) di quella brutta caduta –. In seguito c’è stata una parentesi dedicata al recupero, non facile, fatta di fisioterapia, nuoto e un tutore portato durante il periodo delle scuole superiori». La passione per l’hockey è sbocciata più avanti, nel 2015, e da allora non l’ha mai abbandonata. «Nel 2006 ho visto la prima partita alle Paralimpiadi di Torino – prosegue l’avanti dei “Tori Seduti” –. Però non avevo mai pensato di praticarlo». Una volta lasciata l’Università di Pavia, con la prospettiva di un impiego presso gli uffici genovesi di una nota catena di fast food, Lanza è tornato a dedicarsi all’attività fisica anche per tornare ad un peso forma ideale. Oggi la sfida è con i migliori del mondo della specialità ed il supporto dei suoi concittadini si fa sentire in maniera molto positiva. «Vorrei ringraziare gli ovadesi per il grande affetto e sostegno, e le aziende Tecnofuni e Lottero Giovanni snc per l’aiuto con lo slittino».