Comune Valenza: proclamato lo stato di agitazione. Su Alessandria invece sindacati “divisi”
Cgil, Cisl, Uil e Sindacato autonomo unitariamente hanno proclamato lo stato di agitazione per i dipendenti del Comune di Valenza. "Taglio sul fondo salariale di oltre 40 mila euro l'anno. Decisione presa senza condivisione e confronto" sono state le parole di Melis della Cisl. Che era presente all'assemblea sindacale anche a Palazzo Rosso: "qui la situazione è diversa. Attendiamo i numeri e i chiarimenti dall'amministrazione" prendendo le distanze dalla Cgil
Cgil, Cisl, Uil e Sindacato autonomo unitariamente hanno proclamato lo stato di agitazione per i dipendenti del Comune di Valenza. "Taglio sul fondo salariale di oltre 40 mila euro l'anno. Decisione presa senza condivisione e confronto" sono state le parole di Melis della Cisl. Che era presente all'assemblea sindacale anche a Palazzo Rosso: "qui la situazione è diversa. Attendiamo i numeri e i chiarimenti dall'amministrazione" prendendo le distanze dalla Cgil
Alla base dello stato di agitazione dei dipendenti del comune orafo c’è “il mancato accordo sul fondo salario accessorio del 2018 e la mancata condivisione delle modalità di recupero delle somme attraverso il fondo salario accessorio dopo le risultanze dell’ispezione del MEF, che non vedono la prospettiva di utilizzo di modalità di recupero come ‘i piani di razionalizzazione della spesa’ ritenuti meno impattanti sui dipendenti” e che comunque sono stati richiesti più volte dalle parti sindacali.
“Un taglio sul fondo di oltre 40 mila euro l’anno. Per 10 anni – sono le parole di Melis della Cisl- Senza che ci sia stata la minima condivisione con i sindacati”. Questa è la principale condizione che ha portato ad una scelta più battagliera di tutte le sigle sindacali.
Diverso è invece il discorso portato avanti dalla Cisl su Alessandria: “Un errore questa amministrazione lo ha fatto. Non ha utilizzato bene la comunicazione, non informando anche con circolari dello stato dell’arte” ha commentato il segretario di categoria della Cisl davanti ai lavoratori che hanno partecipato in sala Consiglio all’assemblea indetta nella tarda mattinata di venerdì. “Ma per il resto qui la situazione è differente. L’amministrazione ha incontrato i confederali come era stato richiesto oltre 15 giorni fa. E ad oggi le risposte che non sono state date….è perché non le hanno. Stanno ancora lavorando sui bilanci, come è stato riportato dalla giunta”. Alcune risposte mancanti, “ma rassicurazioni per i dipendenti, per gli stipendi e il futuro lavorativo”.
Insomma la Cisl prende un po’ le distanze dalla posizione della Cgil, che ha proclamato lo stato di agitazione. “Sarebbe un errore strategico prendere ora posizioni nette”.
Da parte di qualche dipendente la domanda è stata fatta: “perché non facciamo anche noi fronte comune, unendoci alla posizione più dura della Cgil?”. “Perché credo non sia giusto fasciarsi la testa prima di rompersela. E agitarsi prima, per cosa? Le valutazioni andranno fatte quando ci sarà presentato un quadro chiaro della situazione, considerando che hanno assicurato di stare nei tempi per presentare i bilanci”. Tanto è che nella stanza a fianco a quella del Consiglio comunale di Alessandria venerdì mattina la giunta di Cuttica di Revigliasco era riunita. Ma sembra per una prima interlocuzione, informale. Anche perché ancora non c’è il parere dei Revisori dei Conti che il passato insegna essere di fondamentale importanza per il voto che i consiglieri dovranno esprimere sul Rendiconto 2018 così come sul previsionale 2019-2021.