Alessandria senza stimoli e senza gioco, settimo ko in casa
Alessandria – Pro Patria 1-2
Marcatori: pt 4′ Fietta, 7′ Santini rig; st 6′ Gucci
Alessandria (3-4-1-2): Cucchietti; Sbampato, Gazzi, Agostinone (10’st Panizzi); Gemignani, Maltese, Tentoni (28’st Rocco), Bellazzini (9’st Checchin), Badan (17’st Sartore); Akammadu (9’st De Luca), Santini. A disp.: Pop, Zogkos, Delvino, Gerace, Gjura, Corallli. All: Colombo
Pro Patria (3-5-2): Tornaghi; Molnar, Zaro , Lombardoni; Cottarelli (37’st Mora), Gazzo (21’st Colombo), Fietta, Disabato (21’st Pedone), Sané (45’st Galli); Lenoci (21’st Santana), Gucci. A disp.: Mangano, Marcone, Parker, Boffelli, Mastroianni. All.: Javorcic
Arbitro: Feliciani di Teramo
Assistenti: Di Monte di Chieti e Vitale di Ancona
Note: Serata fresca, terreno in buone condizioni. Spettatori 1400 circa. Ammoniti: Zaro, Colombo, Sané, Pedone per gioco falloso.Santini per proteste. Angoli: 6-3 per l’Alessandria. Recupero: pt 1′, st 6′
Se vincere il derby per rimettersi in corsa è servito a offrire una prestazione brutta, molle e inconcludente come questa con la Pro Patria, allora, forse, era meglio neppure creare l’ennesima illusione a Novara. Oppure, evidentemente, c’era bisogno di una ennesima conferma: quando l’Alessandria, questa Alessandria, deve dare una svolta al suo campionato, sparisce, evapora, si nasconde, sembra quasi che abbia paura di andare oltre un modesto centroclassifica. O, peggio ancora, non abbia i mezzi, né tecnici, né di testa. Così, nella gara che conta di più, va sul campo e cammina. L’impressione che la Pro Patria, che al massimo può giocarsi una posizione migliore nei playoff, abbia più motivaziooni. I Grigi sono superficiali ed è giusto che, dopo una prestazione simile, le ultime speranze, già pochissime, siano svanite. La matematica, è vero, lascia ancora un piccolissimo margine, quasi nullo, ma gli uomini che subiscono il settimo ko casalingo della stagione, il secondo consecutivo, quelli in campo e quelli utilizzati in corsa, non dimostrano di volere e, quindi, di meritare un traguardo diverso dalla mediocrità. Dalla quale, però, è fondamentale incomiciare, adesso, a pensare come uscire, perché di spettacoli simili, dopo un campionato intero, se ne ha abbastanza.
CAMBIO MODULO
Colombo sceglie di dare più densità al centrocampo, con un 3-5-2, moduli speculari, ma dopo un quarto d’ora riporta Bellazzini trequartista, peraltro nullo anche in quella posizione. Il vantaggio della Pro Patria, dopo 4′, è un regalo di Cucchietti, che respinge molle sui piedi di Fietta per il tocco ravvicinato. Reazione immediata, Santini va a prendersi un rigore che trasforma al 7′, ma è una delle rare fiammate di una squadra spenta, che regala anche il secondo gol ai bustocchi, Badan dominato dall’ex Cottarelli, che gli prende il tempo e mette in area per il colpo di testa di Gucci che scrive ‘fine’ sul campionato dell’Alessandria Prima del raddoppio una girata in acrobazia di Akammadu, unica volta in cui ci si accorge che è in campo, un polo colpito da Disabato, e Gucci non arriva per la deviazione e un gol annullato per una spinta. Tiri in porta dei Grigi nella ripresa? Uno, al 94′, l’unica volta in cui si libera l’uomo (De Luca) in area. Così non si va da nessuna parte. Né oggi, né domani. Quindi: cambiamento radicale