“Questa squadra sa sempre ripartire. Con la spinta dei giovani”
Colombo: "Gerace, 2001, ha colmato il gap di esperienza con avversari di reparto"
Colombo: "Gerace, 2001, ha colmato il gap di esperienza con avversari di reparto"
“Questa squadra, almeno con la mia gestione, ha sempre risposto sul campo ai passaggi a vuoto: lo aveva fatto dopo Piacenza, battendo la Pro Vercelli, lo ha fatto dopo il ko con l’Arezzo – sottolinea Alberto Colombo – La conferma che i derby danno motivazioni che vanno oltre la classifica, soprattutto che questa gruppo ha valori e la determinazione di rialzarsi sempre contro avversari di spessore. Accorciare le distanze dal Pontedera non fa altro che aggiungere entusiasmo in tutti e rendere ancora più determinante la prossima gara. I complimenti vanno ai ragazzi, tutti: per la prestazione, per la capacità di soffrire soprattutto all’inizio dei due tempi, quando la loro pressione alta ci ha messo un po’ in difficoltà, e poi dopo il vantaggio, molto bravi a compattarsi, concedendo quasi nulla”. Anche il fattore ‘età, per Colombo, merita l’evidenza. “Abbiamo perso, in queste settimane, giocatori esperti: penso a Chiarello quasi un mese fa, e poi Gatto e Coralli. E, nel derby, dopo poco più di mezz’ora, Prestia, che è un punto di riferimento. Ebbene, i giovani si stanno comportando molto bene e questo rende ancora più positivo il risultato, oltre la reazione e i tre punti che, a Novara, mancavano da molti campionati. La squadra, tutta, ha dimostrato di tenere a questi risultato voluto da tutti, anche dalla società e dai tifosi”. I giovani, che Colombo porta alla ribalta sono destinati, ancora di più, ad essere protagonisti del finale di stagione. E se Edoardo Sbampato ha già molte gare da titolare, a Novara entrato al posto di Prestia e bravo non solo in marcatura, ma anche nei cambi di gioco, il nome emergente è quello di Matteo Gerace, classe 2001, lo stesso anno dell’ultimo successo, prodotto del vivaio grigio, da quest’anno stabilmente in prima squadra. “Un 2001 che ha dato tutto nella mezzora a disposizione e non ha fatto vedere assolutamente il gap con giocatori molto più esperti. Gerace è entrato in una situazione non facile, ancora sullo 0-0, e si è comportato da giocatore vero. Come tutti, anche chi è entrato: impatto giusto, aiuto indispensabile”. La squadra è tornata subito al lavoro, già questa mattina, per preparare l’anticipo del 18 aprile giovedì, al Moccagatta con la Pro Patria. Nelle prosime ore si saprà qualcosa in più dell’entità dell’infortunio a Prestia. “Nel ricadere dopo aver staccato, su una palla alta, ha avvertito una scossa: si pensa ad un problema muscolare, ma c’è da stabilire di quale entità: per giovedì la sua presenza è da escludere, ma tempo che sia compromessa per il resto della stagione. Un peccato davvero: Prestia è un giocatore che sta crescendo, che dà sicurezza perché ha una sicurezza, come anche Gazzi, al reparto e a tutta la squadra”. La difesa ha funzionato bene. “Sempre più, per difendere bisogna attaccare in avanti. Rispetto al momento in cui ho fatto i cambi, ho chiesto di metterci a 4 in mezzo per contrastare meglio il Novara. Dal punto di vista del palleggio, possiamo ancora migliorare – insiste il tecnico – perché abbiamo perso qualche palla di troppo, che ha permesso ripartenze per gli avversari: per questo dico che, conpscendo il giocatore, mi aspetto progressi ancora da Maltese, perché possa dettare il ritmo in maniera più convincente”. Uno dei giocatori ritrovati, e utili per il finale, è Giuseppe Agostinone. “Sapevo che poteva anche essere rischioso puntare subito su di lui che non ha tutti i 90’, ma le risposte sono state positive. Ora valutiamo se può farcela per un impegno di nuovo consistente giovedì”