Novese – Spinetta: al triplice fischio invasione e rissa. Un giocatore ko
Intervento dei Carabinieri, che avrebbero identificato alcuni sostenitori ospiti
Intervento dei Carabinieri, che avrebbero identificato alcuni sostenitori ospiti
Burrascoso post partita al ‘Girardengo’ di Novi dove oggi pomeriggio si sono affrontate Novese e Spinettese per il campionato di Seconda Categoria (girone L): una partita maschia, ricca di episodi di cronaca sportiva e ammonizioni, ma nulla oltre il lecito e che lasciasse ipotizzare quel che è successo dopo il triplice fischio finale dell’arbitro Arditi della sezione di Alessandria, che ha sancito la vittoria della Novese per 3-2.
Improvvisamente alcuni tifosi nella zona occupata dai sostenitori della squadra ospite hanno scavalcato la recinzione e sono andati in campo
Uno degli uomini in abiti borghesi che hanno attraversato la pista di atletica e raggiunto il terreno di gioco avrebbe rifilato due colpi proibiti al difensore della Novese Pedro Barros Guimaraes che, pur essendo stato tra i migliori in campo, non era stato protagonista di particolari episodi da giustificare l’ira dei tifosi della squadra avversaria.
I giocatori della Novese sono accorsi in difesa del compagno di squadra aggredito, in campo si è scatenata una sorta di caccia all’uomo, e i Carabinieri presenti allo stadio hanno provato, a fatica, a calmare gli animi.
Nel frattempo gli scontri, qui più verbali che fisici, si sono spostati sugli spalti.
I militi in servizio allo stadio hanno chiesto rinforzi, che sono arrivati pochi minuti dopo. Le forze dell’ordine avrebbero identificato alcune persone coinvolte, tra le quali ci sarebbe il padre del capitano dello Spinetta Marengo, che dalle formazioni annunciate risulta essere Andrea De Marte, ma nessun nome è stato fatto
Quando la tensione nell’antistadio è tornata su livelli accettabili per quella che avrebbe dovuto essere solo una partita di calcio, una pattuglia dei Carabinieri è entrata negli spogliatoi e, da quanto è trapelato all’esterno, i suoi componenti avrebbero formulato domande anche all’arbitro, probabilmente per aver informazioni utili a ricostruire il convulso post partita. Al quale il direttore di gara,peraltro, non ha assistito, perché è stato tra i primi a raggiungere gli spogliatoi mentre in campo si è scatenata una gazzarra che non può essere assolutamente giustificata da quanto accaduto durante la partita, né dalla delusione dei tifosi della capolista per la sconfitta che è costata il primato a spese del Sexadium.