Checchin caso chiuso? Con la Pro potrebbe tornare
Il segnale di Colombo a tutti. Domani, dopo la rifinitura, la decisione
Il segnale di Colombo a tutti. Domani, dopo la rifinitura, la decisione
Caso chiuso? Parrebbe di sì, anche se ancora non si sa se Luca Checchin sarà convocato per il recupero di martedì sera con la Pro Vercelli. La risposta potrebbe essere affermativa, anche perché oggi, alla ripresa degli allenamenti, il centrocampista era al centro Michelin. L’esclusione, dunque, limitata solo alla gara con il Piacenza? Sembrerebbe proprio così: nessuna nota ufficiale dopo la spiegazione dell’allenatore Alberto Colombo alla fine della partita di ieri sera, quando ha parlato, espressamente, di “provvedimento disciplinare per violazione delle norme che regolano il gruppo” nei confronti del giocatore di proprietà Verona, che l’Alessandria ha in prestito e che, soprattutto, con un percorso mirato di riabilitazione, è riuscita a recuperare e riportare in campo di fatto dopo una stagione, la scorsa, con pochissime presenze e molti dubbi sul suo futuro. Checchin è un giocatore ritrovato, che con Colombo ha quasi sempre giocato e se il tecnico, alla vigilia della partita in casa della seconda, ha deciso di escluderlo, i motivi devono essere stati gravi, soprattutto per la gestione del gruppo. “Per rispetto nei confronti del gruppo” ha sottolineato proprio Colombo. Con Chiarello e Gatto ko, il secondo forse recuperabile per l’ultima gara, il primo già proiettato alla prossima stagione, il centrocampo, in questo momento, è il reparto più in sofferenza, con pochi uomini a disposizione e scelte obbligate, soprattutto con Gazzi preferito in difesa. Rinunciare a Checchin, ieri, ha limitato ancora di più le scelte, anche perché Tentoni, rientrato due settimane fa, in questo momento ha una autonomia di poco più di un’ora e deve ancora ritrovare il ritmo gara, e la posizione. Quindi, evidentemente, solo per ragioni che Colombo ha giudicato gravi Checchin è rimasto a casa: cosa sia successo alla vigilia di Piacenza non è stato spiegato con precisione, alla base del provvedimento adottato dal mister potrebbero esserci comportamenti nei confronti dei compagni, magari un atteggiamento che avrebbe danneggiato gli equilibri del gruppo, che in un momento come questo, in cui la salvezza non è ancora una certezza, sono fondamentali. Una decisione per dare un segnale? Questo è sicuro: a Checchin che, a giudizio di Colombo, ha sbagliato e su certi errori, seri, non si può andare oltre, neppure se per esigenze tattiche sarebbe stato più utile averlo a disposizione. Il fatto che sia tornato a lavorare autorizza a pensare che contro la Pro il centrocampista valenzano ci sarà, ma una risposta definitiva la darà domani pomeriggio proprio l’allenatore, al termine della rifinitura. Caso Checchin a parte, però, il tecnico non si perde in processi ai singoli. “E’ facile dire, quando si perde, che sarebbe stato meglio, e il punteggio sarebbe stato diverso, se avesse giocato chi è rimasto fuori. La domanda che dobbiamo farci, invece, è diversa: se abbiamo alternative in grado di cambiare una gara rispetto ad altri che vabbo in campoo: dalle difficoltà – insiste Colombo – dobbiamo uscirne da gruppo. A Piacenza mi ha dato molto fastidio è che ci siamo un po’ slegati, disonuti. Non deve succedere mai, neppure in una situazione di difficoltà. E’ facile essere squadra quando tutto va bene: la forza del gruppo deve vedersi quando le cose vanno male. Mi aspetto questa forza contro la Pro Vercelli, al di là del risultato”