Molinari in Confapi: “Pressione fiscale da ridurre”
Confronto franco con gli imprenditori. Con l'annuncio di Cirio
Confronto franco con gli imprenditori. Con l'annuncio di Cirio
Novanta minuti di confronto diretto, fatto di domande e risposte, senza nascondere qualche frizione con l’alleato di governo, il Movimento 5 Stelle: il capogruppo della Lega Nord alla Camera dei Deputati, Riccardo Molinari, è stato ospite di Confapi Industria per un dialogo ‘senza peli sulla lingua’ con piccoli e medi imprenditori.
In apertura, subito uno ‘scoop’: l’annuncio della candidatura di Alberto Cirio alla presidenza della Regione Piemonte per il centrodestra (lo stesso Carroccio, Forza Italia e Fratelli d’Italia), con l’ufficialità che infatti arriverà in serata.
“Cosa ci dobbiamo attendere dal 2020?”, chiede il presidente provinciale dell’associazione Antonino Giustiniani: “Io posso dire che una patrimoniale non la voteremo mai. E, come già accaduto quest’anno, troveremo il modo di sterilizzare pure l’aumento dell’Iva. Con il partner di governo ci possono essere state e ci saranno ancora discordanze, ma abbiamo sempre trovato l’intesa per il bene del Paese. Come sulla Tav, visto che l’iter è partito, e sul Terzo Valico, sul cui progetto la città di Alessandria avrà un ruolo fondamentale grazie alla sua individuazione come retroporto di Genova all’interno del decreto dedicato alla città della Lanterna dopo il crollo del ponte Morandi”.
E se il reddito di cittadinanza “non era certamente nel nostro programma – ammette Molinari – stiamo comunque portando avanti molte cose del nostro programma. Poi, se alle prossime Europee i numeri e i rapporti di forza cambieranno, dovremo valutare come il Movimento 5 Stelle reagirà a un eventuale calo, ipotizzato da tutti i sondaggi. Per tornare alle imprese, il nostro obiettivo è quello di continuare sulla strada delle riduzioni fiscali: e se, per farlo, dovessimo trovarci di fronte alla possibilità di dover alzare di qualche decimale il deficit, non ci tireremo indietro. Abbiamo l’esempio della Francia, che ha sforato il 3% e nessuno ha detto nulla. Noi dobbiamo pensare all’Italia e agli italiani”.