Il Piacenza umilia l’Alessandria: lezione di calcio
Partita già chiusa dopo 30'. Provvedimento disciplinare per Checchin
Partita già chiusa dopo 30'. Provvedimento disciplinare per Checchin
Piacenza – Alessandria 4-0
Marcatori: pt 3′ Bertoncini, 29′ Ferrari, 35′ Terrani (rig); st 24′ Porcari
Piacenza (3-5-2): Fumagalli; Bertoncini, Silva, Pergreffi (32’st Sestu); Di Molfetta, Nicco, Marotta (12’st Porcari), Corradi (32′ st Corazza), Barlocco; Ferrari(32’st Della Latta), Terrani (17’st Perez). A disp.: Calore, Calzetta, Sylla, Cauz, Mulas, Bachini, Corsinelli, Perez. All.: Franzini
Alessandria (3-4-1-2): Cucchietti; Sbampato, Gazzi, Prestia; Gemignani (33’st Delvino), Tentoni (12′ Badan), Maltese, Panizzi; Bellazzini (21’st Sartore), De Luca (33’st Coralli), Akammadu (12’st Santini). A disp.: Pop, Agostinone, Zogkos, Gerace, Gjura. All.: Colombo
Arbitro: Di Cairano di Ariano Irpino
Assistenti: Di Giacinto di Teramo e Micaroni di Chieti
Note: Serata fresca, terreno in condizioni appena accettabili. Spettatori: 3200 circa (incasso 8763 euro) Ammoniti: Angoli: 5-3 per il Piacenza. Recupero: pt 0′, st 3′
Brutti come nel primo tempo mai in questo campionato, che pure di brutture ne ha date tante, troppe, e di soddisfazioni nessuna. Alessandria umiliata dal Piacenza, che è nettamente più forte e su questo non ci piove, ma se fosse una gara di baseball il confronto finirebbe prima per manifesta superiorità di una squadra o, peggio, per manifesta inferiorità dell’altra. A parte una fiammata nel primo quarto d’ora della ripresa, non c’è partita: in una sola gara i Grigi subiscono il doppio delle reti di tutta la gestione di Colombo. Un risultato pesante, per come è maturato e per i punteggi delle avversarie dirette: classifica complicatissima, in attesa di sapere le regole dei playout. Perché questo è ciò che va evitato. Ad altro è meglio non pensare
LE SQUADRE
Alessandria con due variazioni nel 3-4-1-2: a centrocampo Tentoni schierato interno dall’inizio per il provvedimento disciplinare nei confronti di Checchin, e in attacco,come annunciato, Akammadu in coppia con De Luca. Molte variazioni nel Piacenza che Franzini schiera con il 3-5-2: in difesa non c’è Corsinelli, a centrocampo né Porcari, né Della Latta, in attacco niente Sestu, anche perché, inizialmente, non è 4-3-3 ed è Terrani a far coppia con il loco Ferrari
LA PARTITA
Avvio lampo del Piacenza: punizione sulla trequarti sinistra, batte Corradi, in area difesa a zona che non tiene, il colpo di testa di Bertoncini, che salta più di Panizzi, s’infila nell’angolino alto. Reazione, al 10′ destro dal limite di Gemignani, in due tempi Fumagalli. Brivido al 14′, Tentoni perde palla ai 30 metri, buon per i Grigi che Corradi alza troppo la mira. Ancora un contrasto non riuscito a Tentoni e Nicco prova la conclusione, affrettata e non irresistibile, bloccata da Cucchietti. Che al 28′ si supera su Corradi, ma un minuto dopo deve arrendersi, sul secondo angolo consecutivi, alla deviazione di potenza di Ferrari, che arriva da dietro e infila l’estremo difensore grigio. Al 35′ i gol sono tre: fallo di mano in area di Maltese, rigore, dal dischetto Terrani spiazza Cucchietti. L’Alessandria è alle corde, il Piacenza giganteggio e senza neppure troppa fatica. Accenni di risveglio al 39′, la conclusione di Gemignani è un metro sulla traversa. Al 41′ Tentoni obbliga Fumagalli ad una parata in tuffo per allungare in angolo la conclusione più pericolosa. Troppo poco comunque: il divario è ancora più netto di quanto non dica il punteggio all’intervallo. Al 3′ l’Alessandria potrebbe riaprire la partita, carica il destro Bellazzini, Fumagalli respinge, ma non trattiene, il tocco ravvicinato è di De Luca, ma già in fuorigioco. Più aggressivi i Grigi, che al 16′ sfiorano il gol con la deviazione sottomisura di De Luca. Quattro minuti dopo l’attaccante prova a suggerire a Santini, che non ci arriva. Così, dopo il rimescolamento di uomini, Gazzi a centrocampo e Prestia al centro della difesa, con Panizzi più basso e Badan più alto, e Sartore trequartista, è il Piacenza a uscire dal guscio e mettere in frigo un risultato già al sicuro: la conclusione di Porcari, dai 25 metri, non irresistibile, si infila nell’angolino più lontano, con Cucchietti ancora una volta non impeccabile. Potrebbe essere cinquina al 39′, sulla conclusione di Corazza, il palo salva Cucchietti uscito malissimo. Poi ancora Corazza, colpo di testa sottomisura, tra le braccia di Cucchietti (42′). Finisce con il Piacenza che quasi fa torello con i Grigi: almeno questa umiliazione la squadra potrebbe evitarla ai suoi tifosi. Ma evidentemente nulla, quest’anno, è risparmiato al popolo grigio