Pernigotti, sono cinque le aziende interessate
Confermato il preaccordo per la vendita del ramo della gelateria. Che cosa accadrà?
Confermato il preaccordo per la vendita del ramo della gelateria. Che cosa accadrà?
Il futuro dello stabilimento Pernigotti di Novi Ligure, e il posto di lavoro dei dipendenti, sono ormai diventati una vicenda kafkiana, indecifrabile e angosciante.
Oggi a Roma, nell’incontro con i sindacalisti e il sindaco Rocchino Muliere, i delegati dei fratelli Toksöz e il dottor Sportoletti in rappresentanza dell’Advisor Sernet hanno confermato l’esistenza di un preaccordo per la vendita del ramo d’azienda dei preparati per gelati e della parte commerciale ad esso collegata, con firma prevista entro fine aprile.
Inoltre, Sernet ha comunicato che sono cinque le aziende interessate alla lavorazione del cioccolato nel sito cittadino e tre di queste disposte pure a valutare l’acquisizione di entrambi i rami d’azienda: cioccolato e prodotti per la gelateria.
Essendo ormai evidente che la scelta di vendere la gelateria è dettata dalla necessità di fare cassa, il primo cittadino si augura “che la scelta vada a tenere in prioritaria considerazione la migliore proposta economica di chi è disposto a produrre a Novi Ligure sia il cioccolato che i prodotti per la gelateria”.
La sensazione dei sindacalisti presenti a Roma – i componenti della rsu e i segretari provinciali di Uila Uil (Tiziano Crocco) e Flai Cgil (Marco Malpassi) – è che la proprietà pensi unicamente al profitto immediato, senza un piano per il futuro di un marchio e di una produzione che hanno fatto la storia dell’industria dolciaria italiana.
La speranza (l’ultima?? è rimandata alla visita che una delle parti interessate farà allo stabilimento mercoledì 3 aprile.