Pernigotti, venduto il ramo d’azienda della gelateria
La Pernigotti ha venduto il ramo d’azienda della gelateria: i fratelli Toksöz, proprietari della casa dolciaria fondata a Novi Ligure nel 1860, lo hanno comunicato con un messaggio di posta elettronica ai componenti della rappresentanza sindacale unitaria dello stabilimento senza ulteriori spiegazioni, tranne che la firma dell’accordo è prevista per il 30 aprile prossimo.
Ogni spiegazione è demandata all’incontro, già fissato da tempo, delle 11 di domani al Ministero del Lavoro di Roma.
Doveva essere uno dei confronti in cui l’advisor Sernet avrebbe dovuto dare conto ai rappresentanti dei lavoratori e delle istituzioni dei risultati ottenuti nell’espletamento dell’incarico ricevuto il 18 dicembre scorso per trovare imprenditori disposti a reindustrializzare lo stabilimento novese.
Nel settore della gelateria, però, operava anche un altro consulente di amministrazione aziendale, la società Vitale & Co., e questo induce a porsi due domande: è il consulente Sernet che ha ritenuto di vendere il ramo oppure è Vitale che ha trovato un acquirente disposto a soddisfare le richieste economiche dei fratelli Toksöz?
In attesa di saperne di più domani, i sindacalisti si esprimono con estrema cautela sui contenuti della mail ricevuta e demandano ogni commento a dopo l’appuntamento nella capitale.
Per i lavoratori, invece, la vendita del settore gelateria, se confermata, sarebbe “la fine della Pernigotti”: questo settore, infatti, è stato per decenni tra quelli trainanti, sino a essere definito “la cassaforte della Pernigotti” per come incideva sui conti.
Impatto poi calato in coincidenza con l’arrivo dei proprietari turchi, con gli addetti e gli specialisti passati in massa a un’altra azienda del ramo, portandosi appresso il loro bagaglio professionale, nell’apparente disinteresse della proprietà.