Il centro storico arranca. Nuove aperture al Cristo
Il brillante commerciante Davide Valsecchi, uno che a smuovere le acque non rinuncia mai, ha messo la pulce in un orecchio che di pulci ne aveva già. Nel senso che, già prima del suo intervento (vedasi ‘Il Piccolo’ di venerdì), era chiaro a molti che il centro città sta perdendo fascino, che i negozi scricchiolano e che si sta scivolando pian piano in un fossato (se non proprio in un burrone) dal quale non sarà poi facile risalire.
Il problema è calamitare l’attenzione di gente che cerca comodità, che non ha voglia di sbattersi per il parcheggio, che magari cerca il bello. Il centro offre il bello? Offre comodità? Offre parcheggi?
E allora, mentre corso Roma e dintorni segnano il passo, il Cristo prende piede. Risorge, diremmo se non temessimo la blasfemia. Lo fai coi negozi, certo, con aree per la sosta, con un entusiasmo derivato pure dalle iniziative festaiole. Però l’humus della città è altro. E te lo immagini in piazzetta della Lega, non in corso Acqui. Ce n’è di che riflettere. Proviamoci.
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