La Novese vince 3-0 a tavolino e va a +5
Esemplare sentenza del giudice sportivo del dipartimento femminile della Lega nazionale dilettanti, Sergio Lauro, che ha esaminato gli atti del ricorso presentato dallo Spezia Calcio Femminile in riferimento alla partita con la Novese, che avrebbe dovuto giocare il 24 febbraio al ‘Girardengo’: il club ligure non si era presentato, inoltrato ricorso per sostenere di non aver potuto giocare causa una decina di calciatrici ammalate.
Il giudice sportivo ha comminato allo Spezia la perdita della gara con il punteggio di 0-3, la penalizzazione di un punto in classifica e l’ammenda di 500 euro quale prima rinuncia. Inoltre, ha inviato gli atti alla Procura federale per gli opportuni accertamenti e conseguenti provvedimenti.
Per effetto di questa sentenza, la Novese ottiene i tre punti a tavolino, sale a quota 39 e allunga a +5 lunghezze sul Pinerolo secondo in classifica, a sole sei partite dalla fine del torneo
Sulla sentenza del giudice sportivo, dalla società biancoceleste presieduta da Davide Saccone solo un laconico commento: “La Novese è pulita. La sentenza è chiara e non servono altri commenti, noi preferiamo parlare di calcio giocato”.
Nella sentenza pubblicata oggi, c’è un passaggio interessante che potrebbe anche essere il motivo della trasmissione degli atti alla Procura federale: è quello che fa riferimento “alla documentazione allegata dalla società Spezia, dalla quale emergono contraddizioni rilevanti, a cominciare dai certificati medici (tutti non su carta intestata, ma su foglio bianco con timbro e firma del medico), che recano in gran parte date molto antecedenti a quella fissata per la gara in oggetto, con prognosi di lunga durata”.
Alcune delle calciatrici dichiarate ammalate erano state inserite in distinta in partite successive alla data della prognosi medica.