C’è anche Pro Piacenza – Alessandria tra i recuperi
Ma se non si presenta domenica a Cuneo la squadra rossonera è radiata
Ma se non si presenta domenica a Cuneo la squadra rossonera è radiata
Clamoroso in Lega Pro. Il Pro Piacenza torna in campo. Non solo: c’è anche la data del recupero della partita con l’Alessandria, il 12 marzo alle 20.30, partita che era in calendario il 23 gennaio, alla seconda giornata, la prima rinviata dalla Lega stessa, su decisione della Figc, per evitare “una vergogna inaccettabile”. Cosa è cambiato da allora ad oggi? Nulla: il presidente Pannella non ha pagato gli stipendi, di giocatori che si allenano non c’è traccia, i 350mila euro per la mancata sostituzione della fideiussione Finworld non sono stati pagati, l’11 marzo c’è l’udienza per l’istanza di fallimento depositata dal legale che tutela una quindicina di giocatori. Però la Figc, che non aveva altri mezzi per escludere il Pro dal calcio, perché non è prevista, nelle norme federali, questa sanzione per il mancato pagamento degli stipendi, ha deciso di rimettere in gioco la società rossonera “per garantire la regolarità del campionato”, spiegazione che suona quanto meno beffarda in questa annata in cui di regolare c’è ben poco. Domenica, alle 14.30, al ‘Paschiero’, Cuneo – Pro Piacenza. Se gli ospiti non dovessero presentarsi sarebbe la quarta rinuncia, dopo quelle prima delle sosta invernale,e, dunque, sarebbero esclusi. Però il presidente Pannella ha addirittura ingaggiato un direttore generale, Carmine Palumbo, e per domenica ci sarebbero sempre una decina di giocatori, forse gli stessi di quel 23 gennaio, da Roma e Salerno, e qualche elemento della Berretti cancellata, quella sì, dal campionato. Sarebbe il massimo: una società che non paga da mesi a cui viene concesso di tesserare altri calciatori. Domenica si saprà se il Pro Piacenza torna in scena e ne esce definitivamente. Nella prima ipotesi Alessandria con un turno infrasettimanale in più, il 12 marzo, alle 20.30, al Garilli. A proposito: se si dovesse arrivare a quella data, chi pagherà lo stadio, per di più con il supplemento dell’illuminazione? La farsa, anzi la vergogna continua