Grigi, al Moccagatta non si vince mai
Manca un rigore su Santini, ma non è alibi. 40 minuti in dieci
Manca un rigore su Santini, ma non è alibi. 40 minuti in dieci
Alessandria – Olbia 0-0
Alessandria (3-4-1-2): Cucchietti; Zogkos, Prestia, Agostinone; Gemignani, Maltese (18’ st Panizzi ), Gazzi, Badan (5’ st Sartore ); Chiarello (19’ st Gatto ); De Luca (31’ st Delvino), Santini (1’ st Coralli). All.: D’Agostino
Olbia (4-4-2): Van der Want; Pinna (34’ st Pisano), Bellodi, Iotti, Cotali; Vallocchi, Muroni, Pennington; Peralta (19’ st Gemmi); Ceter, Ogunseye (34’ st Ragatzu). All.: Filippi,
Arbitro: Carrione di Castellamare di Stabia
Note: Serata fredda, terreno in condizioni discrete. Spettatori 900 circa. Espulso Zogkos al 13′ st per gioco violento. Ammoniti Santini per simulazione, Chiarello, Pinna, Gemignani, Panizzi, per gioco falloso. Angoli 4-3 per l’Alessandria. Recupero 1’ + 3’.
Questa Alessandria non sa proprio più vincere al Moccagatta. Non lo si dice con il tono della rassegnazione, ma dell’amara constatazione dell’inconsistenza di una squadra a cui non può bastare l’impegno. Una squadra che crea poco e che deve giocare quasi tutta la ripresa in dieci per un intervento inutile e deleterio come quello di Zogkos, al debutto in C, su Pennington, figlio di inesperienza e limiti tecnici. Il digiuno si dilata in maniera inesorabile, anche nel primo dei due spareggi salvezza con l’Olbia, quello per il quale Gaetano D’Agostino, alla vigilia, aveva usato un solo verbo, ‘vincere’. Cambiando i fattori, cioè gli interpreti (solo alcuni), il prodotto non cambia, nella gara in cui si registra il minimo storico di paganti nella stagione,solo 211, e non è solo colpa della collocazione oraria. C’è disaffezione, c’è un patrimonio di tifo dilapidato. Curva senza striscioni, ma l’incitamento è caldo Ai padroni di casa manca un rigore negato nel primo tempo, perché l’impressione è che l’intervento Santini lo subisca, da Muroni, e non lo simuli, rimediando anche un cartellino giallo. Una occasione negata, certo, arbitraggio insufficiente, ma non sono molte quelle create da una squadra che dovrebbe puntare anche sul carattere e, invece, non sa incidere. Perché fatica a fare gioco, figuriamoci a segnare
Al 22′ l’episodio incriminato, Santini che va giù, per l’arbitro simulando. Una deviazione, al 29′, aiuta l’Olbia sulla conclusione di Chiarello, in ombra questa sera, che arriva debole tra le braccia di Van Der Want. L’opportunità migliore al 34′: il taglio di Maltese è per il colpo di testa Santini, arriva sottomisura Deluca, la sua deviazione si stampa sulla traversa interna e ricade in campo. Anche quando potrebbe entrare, il pallone non ne vuole sapere. La ripresa è in salita per i Grigi Dopo la conclusione di Ogunseye, al 5′, che Cucchietti blocca, al 13′ rosso diretto a Zogkos, per un fallo evitabile a centrocampo. Anche con l’uomo in meno ci provano i Grigi, soprattutto De Luca, e la sua sostituzione (entra Delvino) non è gradita dai poco meno di mille sugli spalti. Proprio Coralli, entrato a inizio ripresa per Santini,ci provano, senza esito. L’ultima illusione del gol la dà Sartore al 40′. Poi cala il sipario e si alzano le contestazioni. Per il presidente, ma anche per l’allenatore.