“Con l’associazione Isco porteremo avanti il sogno di Simone”
E' stata presentata a Novi Ligure l'associazione Isco (Insieme per Simone contro l'osteosarcoma), fondata in memoria di Simone Dispensa. I compagni di classe si erano vaccinati per permettergli di seguire le lezioni
E' stata presentata a Novi Ligure l'associazione Isco (Insieme per Simone contro l'osteosarcoma), fondata in memoria di Simone Dispensa. I compagni di classe si erano vaccinati per permettergli di seguire le lezioni
Ora in memoria del ragazzo è nata un’associazione – Isco, Insieme per Simone contro l’ostesarcoma – che è stata presentata ufficialmente martedì al Museo dei Campionissimi. Voluta dai genitori del giovane, è presieduta da papà Davide mentre mamma Katia Labellarte è tesoriere; la vicepresidente è la zia di Simone, Catia Pizzichillo.
Mentre sui maxischermi del Museo scorrevano le immagini di Simone – in ospedale, a scuola, con i compagni negli studi televisivi di Roma o nelle sale di palazzo Làscaris a Torino – è toccato a una commossa Monica Lupori ripercorrere la storia del ragazzo novese: «Tutta la sua classe, la quinta E del Linguistico, si vaccinò per permettergli di frequentare le lezioni nonostante le cure per il tumore gli avessero provocato una grave immunodepressione». E proprio gli studenti sono stati i protagonisti della giornata di ieri. All’iniziativa infatti c’erano tutti i rappresentanti di classe del liceo Amaldi e dell’istituto Ciampini-Boccardo, uniti non solo simbolicamente nel ricordo di Simone: l’istituto di via Mameli è stata la scuola del 18enne scomparso, ma il Ciampini è quella del fratello minore Danilo e della fidanzata Natalie.
«Simone ha lasciato una traccia nel mondo», ha detto ai ragazzi il preside dell’Amaldi Giampaolo Bovone. «Spesso giudichiamo i giovani in maniera troppo superficiale, invece sono capaci di grandi gesta», ha affermato il sindaco Rocchino Muliere. Il padre di Simone ha voluto ringraziare i due medici novesi che hanno avuto in cura il ragazzo, Davide Saccone e Antonio Parodi («il primo ci ha subito indirizzato all’istituto specializzato di Bologna, il secondo è diventato un amico di famiglia»), il sindaco e l’associazione Iris.
Il padre era «l’eroe» di Simone, come il giovane stesso amava ricordare: «Dieci anni fa – raccontava nel 2017 – è stato malato di leucemia ma ne è venuto fuori. Me lo ripete sempre: “Devi essere positivo, non farti prendere dallo sconforto, essere forte”. Seguirò il suo esempio». E Simone lo è stato davvero forte, fino alla fine, anche se la malattia è stata invincibile. «Con Isco porteremo avanti il sogno di Simone», promette ora papà Davide.
Il servizio completo sul Novese in edicola a partire da giovedì 14 febbraio.