Che scoppola a Siena. L’Alessandria si arrende in fretta
Grigi in partita di fatto solo cinque minuti, dal 2-1 di Chiarello alla terza rete
Grigi in partita di fatto solo cinque minuti, dal 2-1 di Chiarello alla terza rete
Siena – Alessandria 3-1
Marcatori: pt 25′ D’Ambrosio; st 9′ Aramu, 10′ Chiarello, 15′ Gliozzi
Siena (4-3-1-2): Contini; Pedrelli, Rossi, D’Ambrosio, Zanon; Bulevardi (32’st Sbrissa), Arrigoni, Vassallo (48’st Varga); Guberti (32’st Gerli); Aramu (43’st Fabbro), Gliozzi (32’st Cianci). A disp.: Melgrati, Comparini, Di Livio, Romagnoli, Esposito, Imperiale, Chiossi. All.: Mignani
Alessandria (3-4-1-2): Cucchietti; Prestia, Panizzi, Agostinone (36’st Roco); Gemignani (19’st Sartore), Gatto, Gazzi (19’st Checchin), Badan; Chiarello (27’st Bellazzini); De Luca (27’st Santini), Coralli. A disp.: Pop, Ponzio, Zogkos, Delvino, Maltese, Gerace, Sbampato, Rocco. All.: D’Agostino
Arbitro: Carella di Bari
Assistenti: Cavallina e Pappalardo di Bari
Note: Giornata nuvolosa, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 2000 circa Ammoniti: De Luca, Sartore per proteste, Gazzi per gioco falloso Angoli: 8-7 per il Siena. Recupero: pt 0′, st 5′. Prima dell’inizio coreografia in ricordo di Arturo Pratelli, giovanissimo tifoso morto il 28 dicembre. Un minuto di raccoglimento per le vittime dell’incendio al centro di allenamento del Flamengo
Sonora e giusta la sconfitta. E meno male che si doveva andare a conquistare il ‘Franchi’. Con una difesa che fa acqua da tutte le parti, con Sartore che entra per andare a fare il terzino, con De Luca che sbaglia un gol incredibile, con Coralli che distribuisce qualche pallone, ma dovrebbe fare più sostanza, con Santini che entra ed è inesistente. E nessun cambio che è minimamente palpabile, come la maggioranza di chi gioca dall’inizio, ad eccezione di Chiarello e Gazzi. Il Siena non impressiona, ma i Grigi restano in partita cinque minuti. Poco, pochissimo, nulla
LE SQUADRE
Sceglie di cambiare D’Agostino. A centrocampo, dove Gemignani va a destra, Badan a sinistra, Gatti e Gazzi sono i centrali e Chiarello è alle spalle delle punte, Coralli e De Luca, confermati, con Santini in panchina per dare il cambio. Siena con il 4-3-1-2, Gliozzi recuperato in attacco, insieme a Aramu, Guberti trequartista preferito a Di Livio, in difesa Pedrelli preferito a Esposito a destra
LA PARTITA
Manovra un po’ macchinosa, da una parte e dall’altra, un po’ meno dall’Alessandria, che prova a salire sulle fasce. Al 23′ percussione centrale di Gatto e conclusione che passa un metro sulla traversa. Sul ribaltamento di fronte Siena in vantaggio: sesto angolo, dalla bandierina di sinistra Arrigoni, in area svetta D’Ambrosio, prende il tempo a tutti e di testa infila Cucchietti. Al 27′ l’Alessandria ha la palla del pareggio, sul primo corner, ma Coralli alza la conclusione e si arrabbia con se stesso. Al 28′ decisivo Cucchietti: l’uscita non è felicissima, ma rimedia con un intervento d’istinto sul tiro ravvicinato di Guberti. Al 41′ Coralli serve un pallone d’oro in area per Chiarello, che si inserisce bene ma non riesce a coordinarsi per la deviazione ravvicinata.
In 60 secondi, tra il 9′ e il 10′ della ripresa, l’Alessandria passa dalla desolazione del raddoppio avversario alle nuove energie per la rete del 2-1. Il 2-0 a difesa schierata, sul diagonale di Gliozzi da destra, tocco sottomisura di Aramu, libero in mezzo all’area piccola, che spiazza Cucchietti, ribaltamento di fronte e i Grigi tornano in vita, Contini respinge la prima conclusione, ma c’è pronto Chiarello a ribadire in rete. L’Alessandria si butta in avanti, ma senza esito, e al 15′ Gliozzi prende in infilata la difesa alessandrina e segna il 3-1. Al 20′ De Luca ha la palla per riaprire di nuovo la gara: lascia sul posto D’Ambrosio e ha la porta spalancata, ma calcia incredibilmente fuori. Nonostante la girandola di cambi, anche il passaggio al 4-4-2 con l’ingresso di Rocco, l’Alessandria non fa più nulla. Gli avversari vanno il doppio e anche di più e la difesa ha buchi incredibili che fanno fare bella figura ai padroni di casa. Alla fine i tifosi chiamamo i giocatori al faccia a faccia sotto la curva. D’Agostino è già negli spogliatoi