Gianluca, Sonia, Elisa: il Comune applaude tre campioni speciali
“Katia, sai che ancora non ci credo, questo diploma tutto mio? Sai che non me lo aspettavo. Questa sera festeggiamo”. Sonia Salice ha al collo le medaglie conquistate ai campionati nazionali invernali Special Olympics nella corsa con le ciaspole: è lei uno dei tre portacolori di Special Team Alessandria premiati a Palazzo Rosso, dal sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco e dall’assessore allo sport Piervittorio Ciccaglioni. Sonia che è incontenibile, “ho gareggiato con 38 di febbre e mi sono presa l’argento”. Tre ori al collo di Gianluca Perrone, che abbraccia l’assessore per contagiarlo con la sua gioia: sugli sci non ha rivali, per la prima volta tre gare in autonomia, lui che è ipovedente, e tre vittorie. “Che neve a Bardonechia. E quante emozioni. Anche Pierino Gros è venuto a farci i complimenti. A me piace sciare, ma anche la piscina è bellissima”. E a Biella altri due allori, un argento e un bronzo nella rena. La più giovane del team è Elisa Trucchi, novese, che porta un dono all’assessore, il libro dedicato a Andrea Chaves. “I miei primi Giochi: quando ho affrontato la prima gara non pensavo certo di conquistare l’oro”. Sono arrivati anche due argenti e Elisa ci proverà anche nella danza e nel nuoto, gli altri due sport che ama. Mentre Sonia ha una passione sfrenata per il basket, “e per coach Marco Petrozzi”. Che del team alessandrino è il responsabile tecnico e, per Special Olympics è coach della nazionale di basket, in partenza per i Mondiali, con due atleti Special Team, Samantha Scioscio, anche lei alla festa in Comune, e Steven Bragato. Insieme a Alessandro De Faveri, presidente di Special Team, sta lavorando alla convention regionale Special Olympics, che sarà, per la prima volta, in Alessandria, il 17 febbraio, al mattino confronto all’Auditorium San Baudolino, al pomeriggio tornei di sport unificato a CentoGrigio. “La mission di Special Olymèics è lo sport come aggregazione e inclusione, con una forte valenza formativa”, insiste De Faveri. E Petrozzi insiste, “se anche una sola famiglia con ragazzi che hanno disabilità intellettive e cognitive, in quella occasione si avvicina a noi e a tutto il movimento, sarà una grande vittoria”