La maglia dei Grigi al Memoriale della Shoah. Per Arpad Weisz
La consegna domenica, a San Siro, prima di Inter - Bologna
La consegna domenica, a San Siro, prima di Inter - Bologna
Una maglia dei Grigi al Memoriale della Shoah. In ricordo di Arpad Weisz, che è stato anche all’Alessandria. Anzi, proprio qui è iniziato, il suo apprendistato nello staff tecnico, stagione 1925 – 26, primo allenatore Carlo Carcano, Weisz il suo secondo, che entra così a contatto con la ‘scuola alessandrina’. Un solo campionato, ma basta per legare alla storia dei Grigi una figura riscoperta grazie al lavoro di Matteo Marani, giornalista e scrittore, il tecnico che più a lungo ha guidato l’Inter dopo Herrera, Trapattoni e Mancini. Anche uno dei più vincenti. Dopo gli scudetti all’Inter sulla panchina del Bari e poi a Bologna, con cui è entrato definitivamente nella storia del calcio italiano, ed europeo, proprio mentre gli anni più bui della storia europea stavano per travolgere lui e la sua famiglia. Il suo nome già cambiato in Veisz. ma è ebreo e con le leggi razziali del 1938 Arpad perde lavoro e diritti, fino all’ultima destinazione: Auschwitz, insieme alla moglie Elena e ai due figli, Roberto e Clara. Tutti morti, l’ultimo proprio Arpad. Domenica, prima di Inter – Bologna, saranno consegnate a Ferruccio De Bortoli, presidente onorario della Fondazione Memoriale della Shoah, le maglie delle squadre in cui Weisz ha allenato. Con il suo nome e il numero 18, che in ebraico signfica vita. Ci sarà anche quella dei Grigi. “Negli anni 20, Arpad Weisz vestì il Grigio dell’Alessandria prima come calciatore e poi come tecnico. Le sue doti di uomo di calcio, colto e innovatore, diedero slancio e prestigio alla nostra squadra e contribuirono a raggiungere grandi risultati. La sua figura – così scrive l’Alessandria – resta indelebile nella memoria e nella storia della nostra società. A lui l’omaggio e il ricordo di tutti noi”