Castellazzo Soccorso: ambulanze ferme, già cinque licenziamenti
Dal 1° gennaio fuori dal 118 e dalle convenzioni per una delibera della Regione
Dal 1° gennaio fuori dal 118 e dalle convenzioni per una delibera della Regione
L’ultima ambulanza, con attrezzature di ultima generazione per la rianimazione cardiorespiratoria, inaugurata alla vigilia di Natale, è ferma nel box della sede, in zona Micarella, a Castellazzo. Come le altre tredici di Castellazzo Soccorso. E già cinque dei nove dipendenti sono rimasti senza lavoro. “Castellazzo Soccorso morirà senza un intervento politico” il grido di allarme di Enrico Barberis, il presidente. “Dopo un mese di stop dell’attività, le conseguenze sono gravissime e destinate a peggiorare. E una eccellenza del volontariato è destinata a scomparire dopo quasi trent’anni di attività”. Un caso segnalato da Il Piccolo proprio a inizio gennaio. Lo stop è determinato da un provvedimento della Giunta regionale. “La delibera 48 – 7791 stabilisce, per il periodo 2019 – 2022, gli schemi di accordo per le attività di trasporto sanitario. La dgr ha permesso aggregazioni temporeanee di scopo, senza specificare come eseguire il servizio e le caratteristiche delle realtà che potevano unirsi. Nella nostra provincia – racconta ancora Barberis – si è verificata una aggregazione tra due big, Croce Rossa e Croce Verde, che ci hanno tagliati fuori, occupando tutte le postazioni di 118 e ogni attività in convenzione con l’azienda ospedaliera. Si è creato, di fatto, un monopolio”. Fin dal primo giorno Barberis è in battaglia, con i dipendenti e gli oltre 100 volontari. “In questa realtà abbiamo investito molto e non deve sparire nell’indifferenza. Non siamo i soli, in Regione, a vivere questi problemi, determinati dal caos creato da questa delibera. Che è tutta da rivedere”. Castellazzo Soccorso, già il 28 dicembre, come raccontato sul Piccolo, si è rivolta ad un legale e ha anche segnalato il caso all’Autorità garante della concorrenza e del mercato. “Non c’è tempo da perdere: senza interventi concreti, Castellazzo Soccorso è destinata a morire in pochi mesi. La politica faccia la sua parte per difendere, e non seppellire, il volontariato di eccellenza che opera sul territorio”