I calciatori del Pro Piacenza in sciopero. La gara a forte rischio
L'Alessandria, però, dovrà comunque presentarsi al campo
L'Alessandria, però, dovrà comunque presentarsi al campo
Pro Piacenza – Alessandria è a forte rischio. I calciatori ancora tesserati per la società emiliana, ormai pochi perché la maggior parte ha ottenuto lo svincolo sette giorni fa, hanno proclamato lo sciopero, con il sostegno dell’Assocalciatori, “per la giornata di domenica 20 dicembre”. Nella nota si legge che “è decorso, infruttuosamente, il termine concesso per gli adempimenti retributivi”, perché, di fatto, nessuno stipendio è stato pagato da settembre e, quindi, il club rossonero subirà ancora penalizzazioni, si parla di 10 punti per la recidiva, oltre alla mancata sostituzione della fideiussione Finworld, che determinerà un ulteriore ‘-8’. A determinare la decisione adottata dai tesserati e dall’Aic anche il fatto che “in spregio alle regole lavoristiche e ai diritti costituzionalmente garantiti ai propri calciatori, la società sta cercando di sostituire i lavoratori in stato di agitazione con ragazzi del settore giovanile, senza coperature previdenziali idonee e con una condotta antisindacale, in totale disinteresse per le norme federali e la regolarità del campionato”. Dunque domenica sarà sciopero, “per far cessare quanto prima questa situazione anomala”. Stato di agitazione che proseguirà anche per il turno del 23, se le retribuzioni mai versate non saranno saldate. Il 23, però, se domenica la partita non si giocherà, il Pro Piacenza di fatto non esisterà più, perché quella contro i Grigi sarebbe la quarta rinuncia, che determina la cancellazione dagli organici federali. Il presidente Maurizio Pannella, però, non sembra aver cambiato idea, mandando allo sbaraglio un manipolo di Berretti e Under. E l’Alessandria, comunque, è obbligata a presentarsi al ‘Garilli’ e, se gli avversari non ci saranno, insieme alla terna arbitrale attendere fino alle 15.15, la fine del primo tempo. Una farsa, che la Lega Pro dovrebbe fermare, perché se anche il Pro Piacenza giocherà con i ragazzi, che non hanno tutele, il campionato, già pesantemente condizionato da avvio ritardati e recuperi ancora da giocare, sarà ancora più falsato