Evo Volley troppo brutta, ko e sorpasso. Novi risale
La squadra di Gombi è l'unica vittoriosa in C femminile
La squadra di Gombi è l'unica vittoriosa in C femminile
Fa festa solo Novi alla prima del 2019 della serie C. Una vittoria annunciata, è vero, e anche obbligata, contro Monviso, per mettere altri punti tra sé e la rivale di turno, e restare sopra la zona caldissima. Le ragazze di Gombi dimostrano, però, che nessun altro risultato sarebbe possibile contro il Monviso, se non un 3/0 decisamente netto nei parziali, 25/17 25/12, lottato solo nel terzo, 25/23. Un balzo in avanti che serve a scavare un solco di sicurezza e indica una crescita, di condizione e di gioco, da confermare e aumentare nelle prossime gare per dare ancora più consistenza alla classifica. Una classifica che continua a cambiare per Evo Volley Elledue, da un paio di turni, però, in discesa: alla prima a Casale, le ragazze di Ruscigni e Montagnini sono così brutte da far pensare che peggio di così è difficile anche solo immaginare di essere. Troppe brutte per essere vere, contro una avversaria in salute, che si prende le rivincite rispetto alla passata stagione: 3/0 che vale il sorpasso, Evo Evolley che scivola al 7° posto, con una progressiva uscita dalla gara. Perché se il primo set è lottato e perso in volata, 23/25, già nel secondo i limiti e la fatica cambiano rapidamente la scena da un 17/13 per le padrone di casa al 21/25 che, di fatto, chiude il confronto. Perché nel terzo gli errori – punto aumentano fino al 16/25, rapido, che consegna i tre punti, legittimamente, alle ospiti, ora davanti in graduatoria nel girone B
Nel girone A, invece, doppio ko: Cantine Rasore Ovada perde, male, lo scontro diretto in casa del San Paolo, a Torino, 25/13 25/18 25/19 e adesso la posizione è appena sopra le squadre che lottano per la salvezza. In una classifica dove al penultio posto c’è Gavi, che sta bene in campo e tiene testa alla prima della classe Mokaor Vercelli, ma deve cedere il oasso 1/3, dopo tre set, i primi, alla pari: 18/25, 27/25, 20/25, nell’ultimo il divario si vede di più, 17/25