Pernigotti, ennesima fumata nera
Il calvario della storica azienda proseguirà fino al 5 febbraio. Domani riunione coi sindacati
Il calvario della storica azienda proseguirà fino al 5 febbraio. Domani riunione coi sindacati
L’advisor nominato dalla proprietà della Pernigotti poco prima di Natale non ha avuto il tempo necessario per valutare le ipotesi sul futuro dello stabilimento di Novi Ligure e dello stesso marchio: così, per dare tempo al consulente di verificare le credibili ipotesi di acquisizione già avanzate, su proposta del vice capo di gabinetto del Mise, Giorgio Sorial, sono stati concessi alla Sernet Spa ulteriori 28 giorni di tempo. Per il futuro della Pernigotti, di conseguenza, appuntamento aggiornato a martedì 5 febbraio.
Ancora una volta, tra l’altro, non si sono presentati i fratelli Toksöz, gli imprenditori turchi proprietari dell’azienda dolciaria, mentre il ministero era rappresentato dai funzionari.
Al termine del confronto romano, il sindaco Rocchino Muliere – presente al fianco dei segretari provinciali di Flai Cgil (Marco Malpassi), Fai Cisl (Enzo Medicina), Uila Uil (Tiziano Crocco) e agli esponenti della rsu dello stabilimento novese – ha commentato: “Speriamo che il 5 febbraio si discuta finalmente di cassa integrazione. Mi auguro che 28 giorni siano sufficienti per prendere in seria considerazione l’ipotesi di vendere, perché l’esternalizzazione della produzione è una strada difficile da percorrere. Mi auguro, inoltre, che la proprietà dia un mandato preciso, finalizzato a valutare l’ipotesi di cessione di marchio e azienda. Le offerte ci sono e ho dato la mia disponibilità a collaborare con l’advisor per addivenire a questa soluzione”.
Delusione per i lavoratori in assemblea permanente: “Sospettavamo un rinvio – il loro unico commento – ma auspicavamo che non si andasse oltre i 15 giorni”. Convocata, perciò, una riunione con i sindacalisti provinciali di Flai, Fai e Uila per le ore 18 di domani, allo scopo di valutare in maniera approfondita quanto emerso oggi al Ministero dell’Industria e dello Sviluppo economico nella capitale.