Un errore, e la Juventus U23 conquista il Moccagatta
Più giusto il pareggio, ma l'Alessandria non finalizza due occasioni limpide
Più giusto il pareggio, ma l'Alessandria non finalizza due occasioni limpide
Alessandria – Juventus Under 23 0-1
Marcatori: pt 20′ Mavididi
Alessandria (3-4-1-2): Cucchietti; Sbampato (33’pt Gjura), Prestia, Fissore (24’st Panizzi); Sartore, Checchin (24’st Delvino), Gazzi, Agostinone; Bellazzini (40’st Gerace); De Luca (24’st Rocco), Santini. A disp.: Pop, Sessa, Zogkos, Scatolini, Talamo, Cottarelli, Maggi. All.: D’Agostino
Juventus U23 (3-5-2) Del Favero; Morelli, Del Prete, Zanandrea; Di Pardo (7’st Colloco), Toure, Muratore (38’st Bunino), Kastanos. Beruatto; Mavididi, Olivieri (24’st Zanimacchia). A disp.: Busti, Nocchi, Zappa, Emmanuello, Nicolussi, Pozzebon, Fagioli, Capellini, Petrelli. All.: Zironelli
Arbitro: Marchetti di Ostia Lido
Assistenti: Segat di Pordenone e Torresan di Bassano del Grappa
Note: Giornata di sole, ma fredda. Terreno in discrete condizioni. Spettatori: 1600 circa (656+900) Ammoniti: Sbampato, Beruatto per gioco falloso , Toure per comportamento non regolamentare. Angoli: 8-3 per l’Alessandria Recupero: pt 3′, st 4′
Un errore, un gol. Lo segna la Juventus Under 23, che prende tre punti pesantissimi e inguaia l’Alessandria. Soprattutto questa Alessandria, che non conosce il significato di continuità, che nel finale rinuncia ad una torre in area per un giovane leggero e inconsistente, Rocco, che non ha la forza, nelle gambe, di scaraventare in rete la palla del pareggio. La ‘X’ sarebbe stato il segno più giusto, perché, a parte il gentile omaggio al 20′ del primo tempo, i bianconeri fanno niente di più per legittimare la vittoria. Ma così è: una gara che mette a nudo i limiti di una rosa da correggere, e molto. Per non rischiare
LE SQUADRE
Una sola variazione nella formazione vittoriosa sull’Albissola: Tentoni precauzionalmente a riposo per un leggero problema fisico accusato a Chiavari, al suo posto torna titolare Checchin, dopo la pallonata al volto a Busto, che lo ha messo ko per due gare. Torna a disposizione Panizzi dopo un mese e mezzo. Juventus Under 23 con il 3-5-2, Mavididi e Olivieri la coppia d’attacco
LA PARTITA
Evidente la scelta della Juventus di difendere a uomo, anche con il raddoppio sistematico. L’Alessandria aspetta i bianconeri alti, per provare a colpire in ripartenza. Al 16′ la prima occasione è per Sartore, sugli sviluppi di un angolo, destro di collo pieno che Del Favero alza sulla traversa con la punta delle dita. Ma quattro minuti dopo la doccia fredda: un errore enorme di Bellazzini, che appoggia male una alla all’indietro. Si inserisce Olivieri, vano il tentativo di intervento di Sbampato, tocco a Mavididi, che infila Cucchietti. Un’altra gara in salita, l’ennesima. Prova a rimetterla sul binario giusto De Luca al 25′, che ai 30 metri ruba palla a Muratore e apre per Santini. Palla restituita e conclusione centrale e forte, Del Favero respinge in angolo. Fisicamente i bianconeri sono superiori, una differenza che si nota, soprattutto,a centrocampo, ma se i Grigi riescono a ripartire palla al piede e in velocità, sono pericolosi. Come alla mezzora, quando Bellazzini suggerisce a Santini, conclusione dal limite, forte, di un nulla sul fondo.
La ripresa si apre con una punizione dal limite (4′) di Kastanos, Cucchietti blocca. L’Alessandria, però ha idee un po’ confuse e sembra contratta, si sblocca conquistando tre angoli di fila, non sfruttati. A metà del secondo tempo tre cambi (di non facile lettura, se non per fatica di chi lascia il campo), di fatto per un 3-4-2-1, con Santini terminale offensivo, ma al 27′ è Morelli ad avere l’opportunità migliore, all’altezza del dischetto, girando alto. Meriterebbe il gol l’Alessandria al 32′, Agostinone quasi dalla linea di fondo, il colpo di testa che lambisce il palo. Al 41′ sembra fatta per il pari, sponda di Santini per Rocco che, a pochi metri, calcia addosso a Del Favero, che si salva d’istinto, ma l’errore è del giovane attaccante, che dovrebbe sparare con tutta la forza che ha in corpo, evidentemente poca. Nel finale l’Alessandria rischia su due ripartenze