‘La qualità lascia a desiderare. Mercato? La disponibilità c’è’
“Al mio amico Servili, seduto vicino a me in panchina, ho detto: vedrai che questa partita la pareggiamo”. Massimo Cerri, il ds dei Grigi, prova a mettere in pratica la vecchia regola del ‘gol mancato, gol subito’. E ha ragione, ma per 75 minuti l’Alessandria non gioca: subisce gli avversari, sbagliando appoggi anche banali, aprendo spazi per le ripartenze a una formazione sicuramente più tranquilla, perché la classifica lo permette, ma non irresistibile. Solo nell’ultimo quarto ora, finalmente con gli esterni che salgono e le punte che giocano più in area, non molto, ma un po’ di più, quasi non ribalta il punteggio. “Ci siamo svegliati dopo il gol di Tentoni – ammette anche Cerri – Quando abbiamo ripreso a giocare con tranquillità e ci siamo scrollati di dosso la paura di prendere l’iniziativa, di giocare. I nostri ragazzi mettono tanto impegno, ma la qualità lascia a desiderare”. Una ammissione, quella del ds, che fotografa l’andata ormai quasi conclusa. E la partita di oggi: una squadra, quella grigia, che alla prima difficoltà va in affanno e sparisce. “Andare in svantaggio, in casa, quando si sa che la vittoria è un desiderio e un obbligo, in questo momento, nella testa dei giocatori, pesa più del lecito. Tutto diventa più difficile: il passaggio non riesce, ci si smarca in tempi sbagliati, i due attaccanti fanno lo stesso movimento”. Limiti di singoli, e di rosa, da correggere con il mercato che è alle porte. “Sono convinto che questo gruppo abbia gli elementi per stare in categoria, per gli obiettivi che ci siamo dati. Più che inserire uno o più giocatori, bisogna lavorare sulla testa e sulla qualità delle giocate, perché dobbiamo migliorare moltissimo. Questa è la priorità – insiste Cerri – anche se, dalla dirigenza, c’è il mandato per valutare situazioni che ci possano aiutare a migliorare”.
LA SOPPORTAZIONE DI TIFOSI
Lo spettacolo di pessimo livello del primo tempo e di metà della ripresa lo ha visto anche Cerri. Come i 1300 scarsi al Moccagatta (367 paganti, solo uno in più del minimo storico dell’era Di Masi). “I nostri tifosi ci hanno sopportati in certi momenti della gara. Supportati sempre, ma soprattutto sopportati: sono stati bravissimi, in certi momenti in cui non ci riusciva di giocare. Ci hanno incitati sempre, anche nei momenti peggiori. Un plauso va a loro. Il Pontedera ha un buon organico, non credo, però, superiore al nostro, ma in questo momento ha la tranquillità dei 26 punti e per questo ci sono stati superiori: hanno giocato con la mente libera, che noi non abbiamo – ammette Cerri – e la mente muove tutto. Basta pesnare a cosa è successo al gol di Tentoni di sinistro, che non è il suo piede: si è liberata la testa dei giocatori. Sembrava che fossiimo undici contro undici. Questa reazione deve essere il punto di partenza. Sappiamo che siamo inferiori a nessuno, ma mentalmente dobbiamo fare il salto di qualità”. La qualità si migliora anche intervendo sul mercato. “Se potremo farlo, sicuramente interverremo, in qualche ruolo. Ma sono convinto che la rosa attuale è più che sufficiente: il vero problema è migliorare i giocatori che abbiamo. Che in questo momento non stanno dando quello che potrebbero. E non è solo una questione di giovani, sarebbe riduttivo: alla fine del primo tempo è stato sostituito Delvino, ma per la prestazione fatta, si potevano sostituire cinque o sei giocatori. Il punto di oggi vale tantissimo, per come si era messa la partita, perché abbiamo messo impegno, cuore e la curva ci ha aiutato. Lavoreremo sulla qualità, che ci sta mancando. Dobbiamo fare di più: se lo meritano i giocatori stessi, i tifosi e la società. E questo tutta la squadra se lo deve mettere in testa: ci sono stati momenti, nella gara di oggi, in cui non ci sono riusciti due passaggi di fila. Si è fatto il compitino per la paura di sbagliare: il giocatore che aveva palla alzava la testa e la dava all’indietro. Nessuno si è assunto, a lungo, la responsabilità di stoppare palla, girarsi e puntare la porta avversaria”. Mercato sì o no? “Se individueremo elemento che ci può far fare il salto di qualità, il presidente non si tira indietro. Abbiamo spazio per inserire anche over, ma solo se ci aiuta a migliorare il gruppo”