Randazzo domina, Fejzovic si arrende ai punti
L'atleta della Pugilistica Valenza pronto per un titolo internazionale
L'atleta della Pugilistica Valenza pronto per un titolo internazionale
Poteva vincere prima del limite, lo ha fatto ai punti, ma dominando un avversario che, più di una volta, nelle sei riprese, ha barcollato sotto i colpi del portacolori della Pugilistica Valenza. Luciano Randazzo è padrone del ring e conquista un match sempre nelle sue mani, dalla prima scarica di colpi che quasi piega sulle gambe Nerdin Fejzovic. Un avversario che si rivela proprio come ‘Lucio’ si aspettava: non grande tecnica, ma una boxe un po’ sporca, aggressivo e con qualche pezzo del suo repertorio che potrebbe permettergli di girare il combattimento dalla sua parte. Non accade mai, perché Randazzo è padrone assoluto e, infatti, alla fine delle sei riprese, al Teatro Principe di Milano, un luogo che porta bene al pugile alessandrino, l’arbitro e i giudici al tavolo non hanno dubbi, verdetto unanime. “Molto soddisfatto”, Randazzo per l’esito del suo terzo confronto internazionale coronato con la terza affermazione. “Ci sono stati molti momenti, nel match, in cui avrei potuto chiudere a mio favore. Soprattutto all’inizio della sesta, e ultima, ripresa un diretto alla mandibola che lo ha fatto tremare e vacillare a lungo e, credo, spianato definitivamente la strada per il successo. C’è stato un attimo in cui hp anche pensato che, con quella azione, l’arbitro avrebbe interrotto, in maniera definitiva. Invece il bosniaco ha resistito, forse con la convinzione di trovare il colpo risolutore. Non è stato così, anche se è stato facile, per me, bucare la sua guardia molto stretta”. Nessun dubbio, dopo 18 minuti a tratti anche molto ruvidi, su quale braccio l’arbitro avrebbe alzato. Felicissimo, ‘Lucio’, abbracciato da Adriano Gadoni, il suo allenatore, e da Antonio Langella, all’angolo, dalla fidanzata, anche lei pugile e da un gruppo di tifosi. “Abbiamo cercato di alzare il livello, con un avversario scorbutico: potevo chiudere prima del limite, ho dominato, credo di aver dimostrato di avere le carte in regola per giocarmi la chance di un titolo internazionale”. Che, quasi sicuramente, sarà l’obiettivo già nella prima parte del 2019, molto più che un nuovo assalto al titolo italiano superleggeri, raccogliendo la sfida di Francesco Lomasto. “Mi stimola anche la rivincita su Lomasto, ma ancora di più una cintura internazionale. Valueteremo bene, insieme al mio manger” Adesso, per ‘The Devil Inside’ è il momento di festeggiare: se lo merita