‘Noi da tre punti. Ma siamo stati un po’ polli al 95′ ‘
'Grigi come in un match di pugilato'. Rocco via: va in prestito
'Grigi come in un match di pugilato'. Rocco via: va in prestito
La partita con l’Arezzo? Per Gaetano D’Agostino è come un incontro di pugilato, con il ruolo di sfidante di una formazione più forte, “ma se ai punti dimostri di meritare la vittoria e a pochi secondi dal gong dell’ultima ripresa subisci il colpo del ko, credo che sia normale restarci male, Perché i miei ragazzi meritano la vittoria”. Il tempo per leccarsi le ferite però non c’è, il pareggio con gli amaranto è ancora ‘caldo’, e oggetto di analisi, e l’attenzione dell’allenatore è già avanti, al Novara, “rimuginare non serve, ci aspetta una gara altrettanto difficile, a casa nostra, un derby a cui i tifosi tengono molto, come ci teniamo noi”. L’invito ad andare oltre o, almeno, a capitalizzare lo sbaglio finale, per non ripeterlo, certo, ma anche per trasformare l’arrabbiatura del momento in energia positiva. “Che serve, eccome: capita, in questo periodo, che noi dobbiamo costruire almeno quattro o cinque palle gol per segnare e, invece, agli avversari ne basta una. Certo – insiste D’Agostino – quello di Cutolo è un eurogol, ma in quell’ultima azione dovevamo essere più furbi. E’ un mancino, si sa, non dovevamo concedere il sinistro ad un giocatore come lui, che di gol simili ne ha segnati tanti, anche in B. Siamo stati un po’ polli, ma è anche vero che alla prima occasione, prendiamo gol. Un po’ di buona sorte dalla nostra arte servirebbe, eccome. Anche perché – insiste D’Agostino – abbiamo fatto tutto bene, anche la malizia, anche la capacità di rompere il gioco nei cinque minuti di recupero. Tutto perfetto, ad eccezione degli ultimi 20 secondi. Quando eravamo pronti a gioire e avremmo meritato di farlo”.
PIU’ PALLEGGIO
Tatticamente interpretazione giusta, preferendo, in mezzo, un palleggiatore come Maltese ad un incontrista come Gazzi. “Dosare le energie è fondamentale, ce lo ha insegnato il trittico precedente di gare. Maltese non giocava titolare da due partite, e ha interpretato bene la gara. Ho fatto rifiatare Gazzi, gestendo il minutaggio in vista di mercoledì. In alcuni ruoli, in cui non ho molti interpreti, è essenziale. E poi l’Arezzo non è squadra che gioca sulle seconde palle, perché è molto propositivo, come cerchiamo di essere noi. Per questo ho optato per Maltese, che è più bravo palla al piede, rispetto a Gazzi, che potrà essere utile contro avversarie che richiedono un incontrista”. Da Arezzo si torna con indicazioni positive, ma anche con la sensazione che alla squadra mancano due punti. “Manca la vittoria, oggi legittima e, comunque, giustificata da come lavorano i ragazzi e da come stanno crescendo. Oggi, in particolare, lo ripeto, anche aggiungendo malizia. Ad eccezione del Novara, che affronteremo mercoledì, abbiamo giocato con tutte le grandi squadre e abbiamo fatto sempre prestazioni importanti: contro questo tipo di avversarie ci esaltiamo, lo sforzo è avere questo atteggiamento anche con formazioni di pari livello, allora possono arrivare i risultati che aumentano la consapevolezza dei nostri mezzi”.
VIA ROCCO
In distinta oggi non c’era più e Daniele Rocco ha le valigie fatte. “Andrà in prestito (alla Reggio Audace, ndr). Ha bisogno di giocare e dimostrare quello che vale. Un ’98 come Daniele, che sarebbe chiuso, ha, invece, bisogno di avere opportunità e di consacrarsi. Non restare un ’98, ma provare a diventare un giocatore uomo. A 20 c’è bisogno di continuità”