‘Calendario difficilissimo, un po’ di turn over serve’
Preoccupato? “No, molto concentrato sulla gara di domani”. Seconda tappa del trittico con le biga, ma anche secondo appuntamento di un dicembre a ritmi altissimi. In casa della rivelazione del campionato, l’Arezzo: costruita bene, certo, così in alto pochi l’avrebbero pronosticato. “Una squadra che Dal Canto fa giocare bene a calcio. Con buonissime idee e un 4-3-1-2 declinato con la coppia d’attacco che non dà punti di riferimento e attaccano gli spazi. Sicuramente più difficili da marcare rispetto a due punte più statiche. Su questo abbiamo lavorato molto, in fase di possesso e di non possesso, ho visto i ragazzi concentrati e carichi”. L’altra forza dell’Arezzo è la solidità difensiva, solo 10 reti subite. “Una squadra che ha continuità di rendimento, se è così in alto non è certo solo per le qualità in fase offensiva. Una squadra equilibrata che, quando riesce a colpire, difficilmente poi perder la partita”. L’invito, fatto ai suoi uomini, è a concentrarsi sull’Alessandria. “Pensiamo a ‘noi’, che, a squadra schierata, non abbiamo mai subito reti. Siamo andati sotto su nostri errori: dobbiamo migliorare ‘noi, nella concentrazione nei 90 minuti, possiamo fare bene”.
DENTRO SBAMPATO?
Un accenno di turn over ci sarà. “Ma non per scelte legate ad eventuali errori commessi. Ci sono tre gare in una settimana e mi sono accorto che non tutti hanno energie per reggere tre partite così ravvicinate: per i più grandi può essere un aspetto, soprattutto, fisico, per i più giovani, invece, mentale”. Uno di quelli che domani si accomoderà, inizialmente, in panchina è Gjura. “Insisto, però: non per l’errore di lunedì nell’azione del primo gol con il Piacenza. Non è questo che determina le mie scelte, anche se gli errori vanno eliminati: non può esistere – insiste D’Agostino – che noi manovriamo sempre dal portiere per creare azioni pericolose, e invece gli avversari segnano per sbagli nostri. Se gli avversari sono bravi a costruire, sono pronto a battere loro le mani, ma mi sono un po’ rotto dei regali nostri”. Al posto di Gjura sicuramente più Sbampato di Delvino, ma sempre con il 3-5-2, che può diventare un 3-4-1-2. “E’ il modulo che dà più sicurezza, lo abbiamo dimostrato anche con il Piacenza. I due gol sono, insisto, due regali nostri, anche il secondo, un intervento da evitare. Non ci piangiamo addosso, ma i ragazzi hanno bisogno di un episodio positivo, per sbloccarsi mentalmente e avere autostima. Con il Piacenza la prova è stata buona, avere 0 punti al 90′ è un peccato”. Checchin può avere più spazio? “Gli ho dato la possibilità di tornare in campo al Moccagatta, la dimostrazione di quanto teniamo a lui e aiutarlo a sbloccarsi mentalmente. L’obiettivo è portarlo ai 90 minuti in campo, il recupero per una mezzora non ha senso per un ragazzo di 20 anni”. Badan? “Sta bene, ma non vogliamo correre rischi. Sarà a disposizione dalla prossima gara, da mercoledì con il Novara”. Dosare gli uomini, “abbiamo un calendario con sete gare difficilissime. E si gioca ogni tre giorni, avere la rosa al completo è fondamentale. A livello mentale, poi, le partite con le squadre più forti, c’è un dispendio maggiore di energie, perché serve più attenzione. Il turn over ci permette di avere, sempre, gli undici freschi”