Presidio e protesta Greenpeace alla Mondalez
Sono arrivati fin da Roma per incatenarsi davanti ai cancelli della Saiwa Mondelez e non hanno intenzione di andarsene tanto presto. Dalle 8 un gruppo di attivisti di Greenpeace protesta all’ingresso della sede produttiva della multinazionale per dire no all’utilizzo dell’olio di palma non sostenibile. “Non siamo contro i prodotti e i lavoratori Mondelez, né contro l’olio di palma, ma siamo contro le multinazionali che utilizzano l’olio di palma derivante dalla deforestazione selvaggia. In Indonesia la produzione di olio non sostenibile ha cancellato 24 milioni di polmone verde e mette in crisi la sopravvivenza dell’orango”.
L’azienda ha consegnato un comunicato ai manifestanti, spiegando che “Mondelez internationale è impegnata ad eliminare la deforestazione nella fornitura di olio di palma e sta lavorando attivamente con i propri fornitori per garantire che sia completamente tracciabile”. Il presidio, però, resta e i camion sono bloccati all’ingresso.
Decine e decine sono così i mezzi in coda da stamattina: aspettano che le tute verdi si alzino per poter entrare nello stabilimento e scaricare merci e materie prime: “Una giornata persa che nessuno ci rimborserà” dicono i trasportatori, mentre i lavoratori scongiurano rallentamenti sulle linee.