Omicidio: il Pm dispone l’autopsia
Sarà il dottor Governa a chiarire come è morta Caroline. Spuntano i problemi psicologici del cognato
Sarà il dottor Governa a chiarire come è morta Caroline. Spuntano i problemi psicologici del cognato
Sarà l’autopsia a chiarire la causa della morte di Caroline Campinho Morgado De Oliveira, aveva 24 anni, e abitava con il marito, Gabriel Casteluci Tofanetto De Oliveira, 26 anni, in un appartamento al secondo piano della palazzina al numero 127 di via Milano, Alessandria.
Il magistrato che conduce l’inchiesta, Letizia Aloisio, lunedì mattina affiderà l’incarico al dottor Pierdomenico Governa. Il medico legale dovrà spiegare come, e quando, è morta la ragazza. I segni trovati, sembra solo sul volto della giovane, non sono così chiari per definire, ad una prima ricognizione cadaverica, la causa del decesso. Potrebbe essere stata soffocata, ma solo l’esito dell’autopsia lo chiarirà.
Carabinieri e Procura sono al lavoro, l’indagine è aperta, e nessun elemento viene trascurato.
Ad uccidere Caroline potrebbe essere stato Pedro Casteluci Tofanetto De Oliveira, 22 anni, cognato della vittima. Movente? Sembra che il giovane avesse problemi psichici, non diagnosticati. Già da piccolo avrebbe mostrato problematiche. Sicuramente introverso, aveva atteggiamenti che avrebbero suscitato perplessità. Qualche scatto d’ira, ad esempio, avrebbe messo in allarme anche il fratello Gabriele che, più volte, quando era al lavoro telefonava alla moglie per sapere come stessero andando le cose. Fino a ieri quando la situazione è degenerata.
Gabriel Casteluci è uscito dal lavoro (una azienda di Novi che produce materiale elettrico) e ha chiamato la moglie. Nessuna risposta. Poi ha provato a contattare il fratello. Il cellulare era muto. A quel punto è corso a casa. In cucina, riversa a terra, c’era Caroline. La giovane indossava una tuta grigia. Evidenti i segni di una discussione, il tavolo era rovesciato. Immediata la chiesta di soccorso al 118 ma, quando i medici sono arrivati sul posto non hanno potuto fare altro che dichiarare il decesso. I parametri vitali della 24enne erano assenti.
E’ a quel punto che scatta il collegamento con il giovane che, verso mezzogiorno, si era lanciato nel fiume Tanaro. Il giubbotto recuperato dai vigili del fuoco è lo stesso di quello indossato da Pedro in una foto trovata nella casa dove si è consumato il delitto. Allora, cosa può essere successo? Un’ipotesi: il giovane ha ucciso la cognata, e poi ha scelto il ponte Meier per lanciarsi nel fiume togliendosi la vita.
Tutto da confermare, però. L’inchiesta è aperta. Il corpo del suicida non è ancora stato recuperato. E il puzzle non è ancora compiuto.
Gabriel, intanto, dopo essere stato sentito per ore dai carabinieri è a casa di alcuni famigliari. Le prossime ore, per lui, saranno devastanti perché, metabolizzato in qualche modo lo choc iniziale, avrà di fronte tutto il peso dell’immane tragedia che lo ha travolto.