Tre sberle dal Cuneo. Che fanno malissimo ai Grigi
Sbagliate tre occasioni. Segnano gli ospiti e l'Alessandria si spegne
Sbagliate tre occasioni. Segnano gli ospiti e l'Alessandria si spegne
Alessandria – Cuneo 0-3
Marcatori: pt 23′ Castellana; st 2′ Gissi, 41’st Borello rig
Alessandria (4-3-1-2): Cucchietti; Gjura, Prestia, Agostinone, Fissore (1’st Sartore); Gatto, Gazzi, Maltese; Bellazzini (33’st Rocco); Talamo (1’st De Luca), Santini. A disp.: Pop, Sessa, Zogkos, Scatolini, Gerace, Sbampato, Checchin, Cottarelli, Maggi. All.: D’Agostino
Cuneo (3-5-2): Marcone; Ferreyra, Cristini,, Santacroce; Castellana, Kanis (19’st Marin), Paolini, Bobb (34’st Said), Celia; Gissi (23’st Caso), Jallow (34’st Borello). A disp.: Gozzi, Tafa, Alvaro, Mattioli, Reymond, Borello, De Stefano. All.: Scazzola
Arbitro: Guida di Salerno
Assistenti: Amantea e Donato di Milano
Note: Serata fredda, terreno in buone condizioni. Spettatori: 1300 circa (361+900) Ammoniti: Fissore, Santacroce per gioco falloso, Marcone per comportamento non regolamentare. Angoli: 4-4 Recupero: pt 2′, st 6′
Il Cuneo passeggia su un’Alessandria irriconoscibile. Che sbaglia occasioni enormi nel primo tempo, due con Santini e una con Prestia, e poi scompare dal campo, dove i biancorossi sembrano giganti, e non è solo una questione di centimetri.
Brutti così i Grigi non sono mai stati. Riescono a rendere più bello un Cuneo che legittima la vittoria anche con sprazzi di bel gioco, sfrutta tutte le opportunità, al contrario dell’Alessandria, e con il doppio vantaggio alza il muro, fa filtro a centrocampo, e non c’è una sola opportunità che si possa definire tale, nella ripresa, per riaprire una partita che i padroni di casa giocano solo per qualche tratto del primo tempo. Una squadra neppure lontana parente di quella di Vercelli. Ua squadra senza idee, che il pubblico (minimo di paganti, solo 361) incita anche dopo il raddoppio, ma davanti alla reazione inesistente, i cori sono contro il presidente, impietrito in tribuna, che poi lascia velocemente lo stadio al triplice fischio. Con questa squadra quale progetto si può pensare di sviluppare? Solo quattro formazioni hanno fatto peggio dei Grigi per punti conquistati sul campo.
LE SQUADRE
L’Alessandria recupera Prestia, ma D’Agostino non cambia la linea a 4, con Gjura a destra e Fissore a sinistra e Agostinone al centro. In attacco confermato Talamo con Santini, con Bellazzini trequartista. Sorprende, però, rivedere De Luca e Sartore di nuovo in panchina. Il Cuneo si presenta con un 3-5-2, Gissi e Jallow in attacco, solidità e centimetri
LA PARTITA
All’8′ la prima occasione è dei Grigi, che ‘bucano’ il Cuneo a sinistra con Talamo. Sul tiro cross Marcone ci mette i pugni, riprende Santini, di testa la prima volta e il portiere respinge ancora, il secondo tentativo trova Santacroce sulla linea, che spazza via.Ancora più enorme l’opportunità al 22′ che Prestia si divora sottoporta, sul traversone di Talamo, ma sul capovolgimento di fronte la doccia fredda: gol sbagliato, gol subito, la regola vale sempre, Kanis salta Gjura e incrocia, Cucchietti respinge, ma sui piedi di Castellana, diagonale sul palo più lontano. L’Alessandria dovrebbe insistere di più con manovre palla a terra invece di buttare cross in area che sono facilmente conquistati dai tre giganti, che hanno centimetri e chili più degli attaccanti di casa. Al 32′ ci prova Prestia dal limite, Marcone allunga in angolo con la punta delle dita, ma è una delle rare fiammate, perché i Grigi manovrano solo per vie orizzontali e sono, per questo, ancora più prevedibili, il centrocampo consegnato ai cuneesi, Bellazzini e Maltese che non impostano e Bobb e Paolini che, d’anticipo, vanno a nozze, interdizione e ripartenze. L’Alessandria bloccata, spaventata, non sa ragionare: quella tecnica che, alla vigilia, D’Agostino aveva chiesto di aggiungere per fare la differenza proprio non si vede. E, allora, si cambia a inizio ripresa: dentro De Luca e Sartore, l’Alessandria torna al 3-5-2, ma non c’è neanche il tempo di ragionare, perché il Cuneo raddoppia. Dall’angolo di sinistra, sul primo palo svetta Gissi che gira e infila Cucchietti, non impeccabile. La palla esce da un buco nella rete: si perdono tre minuti per aggiustarlo (ma gli assistenti non dovrebbero controllare?) ma il gol è regolare e il Moccagatta è ammutolito dalla peggior Alessandria da molto tempo a questa parte . Che, anziché reagire, gioca con una paura che non è ammissibile quando negli undici più della metà sono over. Il doppio vantaggio permette al Cuneo di gestire, senza affanni particolari, e per non correre rischi, si piazza a cinque dietro. E sfrutta la ripartenza, come al 21′, quando Prestia prima si fa saltare da Celia e poi rimedia, rischiando il rigore. I Grigi? Non pervenuti, spaventati, involuti. Al 40′ il terzo gol: Cucchietti atterra in area Caso, rigore, che Borello trasforma. E’ la debacle, contesta tutto la stadio. Non solo la Nord, che toglie gli striscioni. Anche la tribuna, anche il rettilineo. Il Cuneo che umilia l’Alessandria è una situazione inaccettabile. Si faccia qualcosa, perché un gruppo come quello di oggi rischia grosso.