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La storia
“Vendevo Versace, adesso il pranzo me lo dà la Caritas”
Rino è un distinto signore, perfino elegante, sbarbato e profumato di buono. Anni a gestire negozi di abbigliamento avranno ben lasciato il segno, anche se ora le cravatte «da 150.000 lire l’una» sono un ricordo e, per il pranzo, deve rivolgersi alla mensa della Caritas.
Alle 11 è tra i primi ad entrare nella struttura diocesana, in via delle Orfanelle. Dietro, s’accodano italiani e stranieri, giovani e no, più maschi che femmine. Quando, un’ora più tardi, arriverà il tempo del bilancio, di persone ne saranno passate un’ottantina.
È sempre così, tutti i giorni.
Sul ‘Piccolo’ in edicola il racconto completo. E approfondimenti sulla Colletta alimentare del weekend.