Tajani chiede al governo turco un intervento per la Pernigotti

Il presidente del parlamento europeo, Antonio Tajani, ha incontrato i lavoratori dello stabilimento Pernigotti di Novi, in presenza del senatore Massimo Berruti, del presidente della provincia di Alessandria, Gianfranco Baldi, dei sindaci di Novi Ligure, Rocchino Muliere, di Arquata Scrivia, Alberto Basso e dei sindacalisti.

Dopo un colloquio di circa un quarto d’ora, Tajani ha tratto queste conclusioni:

“Credo sia necessario andare a dipanare la matassa in Turchia. Ho già dato ordine ai miei collaboratori di prendere contatti con il governo turco affinché possa consigliare ai proprietari della Pernigotti di presentarsi al tavolo di crisi aperto in Italia. La seconda cosa da fare è convincerli a trasformare la richiesta di cassa integrazione per fine attività a cassa integrazione speciale per ristrutturazione aziendale. In tal modo – ha aggiunto il presidente Antonio Tajani – avremo più tempo per le trattative con la proprietà finalizzate a capire se hanno intenzione di investire per il rilancio di questo stabilimento o se intendono prendere in considerazione l’ipotesi di cedere il marchio”.

Anche il presidente del parlamento europeo ha ricevuto da Yonny Chavez la bandiera italiana con le firme dei lavoratori dello stabilimento Pernigotti di Novi e i cioccolatini prodotti a Novi in assaggio.

Al termine dell’incontro i lavoratori si sono riuniti con il sindaco di Novi Ligure, Rocchino Muliere, per fare il punto della situazione all’inizio dell’undicesimo giorno di assemblea permanente.

In attesa dell’evolversi dell’impegno della diplomazia nazionale e internazionale, i lavoratori della Pernigotti progettano iniziative per raccogliere fondi per sostenere la loro resistenza sindacale. In programma la preparazione di torte da offrire durante la fiera di Santa Caterina e la ‘Strapernigotti’, edizione straordinaria della ‘Stranovi’, corsa podistica nelle vie del centro città.