Pernigotti: la proprietà non andrà al Ministero
La proprietà della Pernigotti non si presenterà al tavolo di crisi convocato per giovedì prossimo al Ministero dell’Industria e dello sviluppo economico: l’avvocato che rappresenta in Italia gli interessi dei fratelli Toksöz, da cinque anni proprietari dell’industria dolciaria di Novi Ligure, non è infatti disponibile per quel giorno.
Poco fa la notizia è rimbalzata allo stabilimento di viale della Rimembranza, dove i dipendenti sono in assemblea permanente per contestare la decisione di chiudere lo stabilimento (con licenziamento di 100 persone), ed è stata accolta con ironia: “Bene – hanno commentato – così anche al Ministero si renderanno conto con chi abbiamo a che fare: speriamo ne traggano le conseguenze”.
Più diplomatici i segretari provinciali di Fai Cisl, Enzo Medicina, e Uila Uil, Tiziano Crocco, in quel momento in assemblea permanente con i lavoratori: “Noi andiamo lo stesso, gli esponenti del Ministero ci saranno e chiederemo di valutare anche questo comportamento”.
Da mercoledì mattina, davanti allo stabilimento, è una processione di esponenti politici che portano solidarietà e annunciano interrogazioni ai vari livelli istituzionali. Il capogruppo di Liberi e Uguali alla Camera, Federico Fornaro, ad esempio, ha presentato una interrogazione urgente al Ministero dello Sviluppo economico affinché sia aperto al più presto un tavolo di crisi per richiamare innanzitutto l’azienda alla sua responsabilità sociale e per verificare anche la possibilità di una cessione dell’azienda a imprenditori interessati a sviluppare in Italia il marchio e i prodotti Pernigotti.
Il consiglio comunale aperto, convocato per le 21 di lunedì per discutere sulla drammatica situazione in cui versa lo stabilimento Pernigotti, sarà ospitato nella sala megaschermi del Museo dei campionissimi, che può contenere più persone rispetto alla sala della biblioteca individuata come sede in un primo momento.
Il sindaco Rocchino Muliere, poco fa, ha rilasciato una dichiarazione per sottolineare: “In questo momento difficile per la nostra città, abbiamo bisogno di tutti. Invitiamo la cittadinanza a partecipare numerosa anche per manifestare un segno di solidarietà nei confronti dei lavoratori”.