Asta, dieci giorni per preparare la partita delle novità contro i Grigi
Il nuovo tecnico della Pistoiese conferma la difesa a 3 e i due ex in campo
Il nuovo tecnico della Pistoiese conferma la difesa a 3 e i due ex in campo
“Serenità, entusiasmo, certezze”: la nuova vita della Pistoiese nelle tre parole che Antonino Asta ripete ai suoi giocatori dal primo giorno in cui è arrivato a Pistoia. Ne sono passati 12, è arrivato il prino esame, l’Alessandria, e anche il tecnico ex granata è fiducioso e curioso. “Il gruppo c’è, con qualità, esperienza, giovani di prospettiva: l’ho trovato un po’ spaventato, timoroso, insicuro, perché quando non arrivano i risultati si diventa anche insicuri, preoccupati, poco lucidi. Allenamento dopo allenamento vedo ognuno migliorare, soprattutto cambiare atteggiamento. E’ la reazione ad una nuova guida tecnica, ma anche lo sforzo di cancellare le paure, essere tranquilli, affrontare ogni giocata con entusiasmo, per fare sì che diventi quella decisiva. Quando riesco a cogliere questa volontà dfi cambiare, lo sforzo, i primi effetti, penso che la squadra, tutta, sa come fare per buttarsi alle spalle le fatiche iniziali e costruire il nuovo percorso”. Tatticamente, nessuno stravolgimento: il modulo resta lo stesso di Indiani, con la difesa a 3 che, comunque, è una soluzione tattica di tutte le squadre di Asta, e un tridente offensivo in cui un giocatore sta qualche metro dietro i due compagni più avanzati, un compito che contro i Grigi sarà di Fanucchi, uno degli ex della gara. L’unica novità introdotta da Asta è aver alzato Cagnano a sinistra: prima nel paccchetto difensivo, adesso nella linea centrale, che è poi la sua posizione più natutale, mentre più indietro tocca a Terigi, lui pure con due stagioni all’Alessandria. Per Asta un vantaggio non aver giocato con il Siena nell’ultima giornata? “Se per vantaggio intendiamo aver lavorato qualche giorno in più con la squadra, allora sì. Anche se lo sarebbe stato di più se i Grigi mercoledì avessero giocato a Vercelli in Coppa Italia, perché magari li avremmo trovati più stanchi. Così siamo alla pari”. Grigi che Asta confessa di aver visto contro il Gozzano. “Ero al Moccagatta per capire meglio una squadra che, in estate, ho seguito nei cambiamenti: i tifosi possono anche essere critici, perché rispetto al passato è una svolta nettissima, ma c’è una logica, condivisibile, nel progetto della società. Il futuro, non solo ad Alessandria, non può prescindere dai giovani e quando si fanno queste scelte si sa che può servere un po’ di tempo per la maturazione degli under e si devono mettere nel conto alcuni rischi. Ma vale la pena di farli e, comunque, è un gruppo che ha conservato qualità e una buona dose di esperienza”. Da provare a mettere in difficoltà anche con le ripartenze, “fatte meglio rispetto a quanto è riuscito al Gozzano”. Asta che al Moccagatta poteva arrivare da ‘padrone di casa’. “E’ vero, in questi anni i contatti ci sono stati e c’è anche un rapporto personale, da quando ero giocatore al Toro, con la famiglia Di Masi. Non siano mai arrivati ad un accordo per ragioni diverse, ma è una squadra che ho sempre seguito”. E che sarà il primo banco di prova. “Sono curioso di capire se saremo capaci di tradurre sul campo il lavoro e la voglia di riprenderci questo campionato. La classifica è relativa, mancano troppi recuperi e c’è da capire come riusciranno, le squadre che hanno molte gare da giocare, e ravvicinate, a reggere il ritmo di partite ogni tre giorni, anomalo per la C. Però è giusto che, finalmentem si giochi tutti: ripristinare la regolarità è la condizione migliore, per tutti”