Mercoledì 22 maggio 2019: il Giro a Novi, omaggio al centenario di Coppi
Traguardo vicino alla sua casa. Anche un secolo dopo il trionfo di Girardengo
Traguardo vicino alla sua casa. Anche un secolo dopo il trionfo di Girardengo
“Il ciclismo deve ricordare sempre da dove viene, la sua storia e il suo passato, con uno sguardo al futuro”. E nel ricordo delle origini, in questo collegamento tra passato, presente e futuro, che Marino Vegni, direttore del Giro d’Italia, sottolinea alla presentazione della 102a edizione, c’è l’omaggio a Fausto Coppi, perché il 2019 è l’anno del centenario della nascita e, come spiega Vegni, “il Giro celebrerà Coppi soprattutto nella tappa del 22 maggio, la Carpi – Novi, 206 chilometri, passaggio anche a Tortona e arrivo vicino alla casa di Fausto. Un po’ come riportarlo nelle sue terre, dove continua a vivere, campione senza tempo”. Un arrivo fortemente voluto dall’amministrazione comunale, con un grande impatto emozionale. Anche per Faustino, che ancora si stupisce “per tanta attenzione, tanto affetto, tanto ricordo nei confronti mio padre”. Una sorta di beatificazione laica, con un coinvolgimento ancora più grande, “ringrazio l’amministrazione comunale per aver contribuito a questo arrivo a pochi passi dalla casa di papà, che è la mia casa”. Un arrivo che è un doppio omaggio: 100 anni dalla nascita di Coppi, ma anche un secolo dalla vittoria di Costante Girardengo, l’Omino di Novi, il primo Campionissimo, che nel 1919 conquistato la Corsa Rosa vincendo sette tappe su dieci. Per il secolo dalla nascita di Coppi anche la Cuneo – Pinerolo, il giorno dopo l’arrivo a Novi, giovedì 23. Il tracciato è diverso da quello dell’impresa leggendaria del 10 giugno 1949, 70 anni fa, con una fuga di 192 chilometri. “Una giornata che, anche se con un percorso differente – come sottolinea l’assessore regionale allo sport, Giovanni Maria Ferraris – profuma già di storia”. Sul Piccolo in edicola venerdì i commenti e le prime anticipazioni sulle iniziative del nostro giornale per il ‘compleanno’ di Coppi