‘Umili, intelligenti, concentrati’. Per battere il Gozzano
Grigi sempre più propositivi, lo chiede D'Agostino. 'La concorrenza fa bene'
Grigi sempre più propositivi, lo chiede D'Agostino. 'La concorrenza fa bene'
Il calcio è sul campo, non nei tribunali. “Il calcio è da giocare: preparare le partite, vivere l’attesa della domenica, e poi le gioie, a volte le fatiche, insieme ai tifosi, è la parte più vera, più romantica e più bella. E noi vogliamo affrontare questo”. Gaetano D’Agostino sottoscrive, parola per parola, il pensiero della società e del presidente sull’importanza di non fermarsi, di continuare a giocare. Non deve essere facile, in un coas e con scenari che cambiamo di continuo, riuscire ad isolarsi, “e non è neppure giusto, perché è il nostro mondo. Ma sono quattro mesi, ormai, che parliamo sempre degli stessi argomenti. E, invece, ci sono sacrifici importanti, della società, dei ragazzi, dei tifosi che ci seguono in casa e in trasferta, ed è su questo che bisogna concentrarsi. Il problema, per il sistema, c’è, ma noi dobbiamo pensare al Gozzano adesso, e poi alla Pistoiese, e quindi ci isoliamo per i sacrifici che stiamo facendo e il lavoro che stiamo svolgendo”
NON SOLO MESSIAS
Testa, dunque, al Gozzano. Che non è solo Messias. “C’è di più: ho visionato le immagini della gara con il Pisa, e il migliore in campo è stato il portiere dei toscani. Gozzano che avrebbe avuto la possibilità di pareggiare, su rigore. Ma anche con il Piacenza un 3-4 dopo essere stati avanti di tre reti. E’ un avversario difficile, non ne conosco di facili e i miei ragazzi lo sanno: serviranno massima umiltà e concentrazione. Vogliamo vincere, ma dovremo essere molto intelligenti, perché le insidie sono tante”. Incoraggiante, in questo senso, la crescita della squadra. Anche, e soprattutto, nella personalità. “Una crescita che vedo dal primo giorno. Certo, ci vuole tempo, per me per conoscere il carattere dei ragazzi e, per loro, per conoscersi. Il tempo serve, perché è una squadra quasi completamente nuova. Lo ribadisco, un punto di svolta, per noi, è stata la trasferta a Pisa, in cui la squadra ha preso consapevolezza dei propri mezzi: è iniziato lì il crescendo che abbiamo visto, poi, nelle tre partite successive. La doppia trasferta in Sardegna, il miniritiro, ci hanno fatto bene, sul piano dell’autostima, del gioco e della fiducia. Non ci dobbiamo fermare, per l’atteggiamento, l’attaccamento, l’umiltà, perché sono componenti che ci possono permettere di costruire qualcosa di buono. Ai miei giocatori l’ho detto, gara dopo gara passi in avanti”. Una svolta tattica è, sicuramente, Sartore quinto a destra, che è propositivo e manifesta la scelta di non limitarsi a tenere le posizioni, ma proporsi continuamente. “Mancando Tentoni, una alternativa, in quel ruolo, poteva essere Delvino. Che, però, è più difensore: nons arebbe stata una novità per lui, che in quel ruolo aveva giocato a Bisceglie e si sarebbe adattato. Ma nel 3-5-2, come lo vedo io, sono i quinti e le mezzeali che possono fare superiorità. E, quindi, limitarci a tenere la posizione, senza inserimenti, ci avrebbe fatto soffrire: l’idea Sartore è nata, proprio, valutando le caratteristiche del ragazzo che, partendo da più lontano, non ha l’uomo alle spalle e può puntare l’avversario e saltarlo. Certo, è più sacrificio per lui, ma ‘Sarto’ ha giocato quattro gare di fila, con grande gamba: è uno sprinter, sicuramente il dispendio di energie c’è, ma regge molto bene, perché adesso ha la consapevolezza che il ruolo è suo”.
IL VALORE DELLE SCELTE
Aspettando Tentoni che, a destra, “è il giocatore più duttile, perché può fare il quinto, è bravo anche come mezzala e pure come terzino. Avere, nella catena di destra, un under con la sua duttilità tattica è importante. A sinistra stiamo continuando a lavorare su Badan che, all’inizio, ha fatto un po’ fatica: è un 98, dal Prato, le pressioni della maglia dell’Alessandria che possono allungare i tempi di inserimento. Deve ancora migliorare, ma nelle ultime gare è stato propositivo e spavaldo. Agostinone è di nuovo in gruppo, Panizzi sta bene, c’è pure Fissore: molto importante, in alcuno ruoli, creare la concorrenza, e questo aiuta ad aumentare la qualità negli allenamenti, perché non tutti hanno il posto assicurato. Speriamo, questa concorrenza, di trovarla anche in avanti: Talamo e Rocco stanno crescendo, la coppia Santini – De Luca sta facendo bene, ma anche loro possono essere stimolati di più da chi ora parte dalla panchina”. Concorrenza che non manca a centrocampo. “Gazzi ha fatto quattro gare partendo dalla panchina: adesso sta bene, è propositivo, è un leader, anche se silenzioso dà sempre l’esempio. E merita di giocare. Bellazzini è entrato e, con l’Arzachena ha determinato la partita, e anche il rendimento di Gatto e Maltese è molto positivo. Abbiamo un ottimo centrocampo, aspettando la crescita di Usel e Gerace. Quando un allenatore ha uomini che si contendono il posto da titolare – insiste D’Agostino – è bello vedere gli allenamenti. Mi facilitano le scelte: in ogni gara posso anche cambiare due pedine, ma non abbasso la qualità”.