‘Questi quattro punti sono un bel bottino. E meritato’
'I duelli utili sulle seconde palle'. Gazzi, diga in mezzo al campo. 'Esempio anche per me'
'I duelli utili sulle seconde palle'. Gazzi, diga in mezzo al campo. 'Esempio anche per me'
“Più punti possibili dalla Sardegna” aveva chiesto Gaetano D’Agostino alla vigilia del doppio turno ravvicinato. E, adesso, può sorridere. “Quattro sono un bel bottino. Anche meritato”. Dopo Olbia non poteva essere contento per il risultato: per la prestazione sì, ma troppo riduttivo il pareggio. La sua Alessandria raccoglie di più nella gara in cui le occasioni non sono molte, ma un po’più di cinismo finalmente si vede e aiuta: per cercare, e trovare il gol, e poi proteggerlo senza rischiare. Contro una avversaria che, sicuramente, ha meno tecnica rispetto all’Olbia, “ma è brava a sfruttare le seconde palle”. E, anche, a non far giocare gli avversari. L’Alessandria che si sforza, comunque, di essere propositiva. Non sempre le riesce, e la partita è anche noiosa a tratti, ma era prevedibile che lo spettacolo non potesse essere un elemento dei 90′ al ‘Pirina’. Quel che conta è che l’Alessandia non accetta l’impostazione più gradita agli uomini di Mereu: anche per questo per l’allenatore merita la vittoria. “In questo miniritiro abbiamo lavorato, soprattutto a livello di concetti, perché il campo, pesante per la pioggia, giovedì e venerdì ci ha complicato un po’ il compito. Però ci siamo detti che dovevamo ‘pulire’ più palle possibili e quando lo abbiamo fatto, come nei primi venti minuti del primo tempo, abbiamo anche creato occasioni”. Anche in difesa fondamentale grande attenzione, “per impedire che potessero nascere pericoli dai lanci lunghi e dalle verticalizzazioni a cercare Sanna, che sono la soluzione offensiva più utilizzata dall’Arzachena. Per non correre rischi attenzione massima,abbiamo concesso solo il pallonetto in avvio di gara. Più cinici? Sicuramente nell’approfittare dell’opportunità che siamo andati a cercare su palla inattiva, l’angolo battuto molto bene da Bellazzini e De Luca che si è fatto trovare pronto. Mai nessuno di noi ha pensato di trovare un avversario ridimensionato dalla sconfitta a Lucca, al contrario tutti consapevoli che ci sarebbe stata, nei padroni di casa, rabbia e voglia di riscatto. Abbiamo fatto prevalere la nostra di rabbia per il pareggio di Olbia che doveva essere vittoria”. All’Alessandria manca un rigore anche questa volta? “A mio giudizio sì, e anche l’assistente mi ha confermato che ci poteva stare, dopo un quarto d’ora, sul taglio di Badan da sinistra: il tocco di mano in area era netto, l’arbitro ha deciso diversamente. Chissà, forse era troppo presto per fischiare: fosse stato nel secondo magari ce l’avrebbe concesso. Però mi piace sottolineare come la squadra abbia fatto i duelli per conquistare le seconde palle e giocarle, perché solo così si può mettere sotto l’Arzachena”. Con una diga in mezzo al campo, Alessandro Gazzi
Già ad Olbia, se possibile ancora di più. Un esempio per tutti. “Lo è anche per me, che già lo conoscevo perché siamo stati insieme a Siena. Normale che, con l’età, serva qualche settimana in più per smaltire i carichi di lavoro. Adesso sta molto bene – commenta D’Agostino – a livello fisico e anche mentale. Dà esperienza ai reparti, e nei momenti di difficoltà, anche quando, nel finale abbiamo difeso il vantaggio, ha preso una ventina di palloni anche di testa. La cosa bella è che Ale sa anche indirizzare quei colpi di testa e così trasmette sicurezza anche al reparto difensivo. Invece di mandare Prestia o Sbampato a saltare, va lui e aiuta così anche gli attaccanti. Il nostro capitano è un’arma preziosa”. Lo sono anche i giovani che stanno crescendo. “Lo è tutta la squadra, che sta trovando anche continuità di prestazione. C’è ancora molto da fare, ad esempio cercare di più la conclusione: anche con l’Arzachena ci sono state azioni in cui tirare subito poteva aiutarci a sbloccare il risultato, e penso a palloni che hanno avuto Santini e Maltese. E’ dalla trasferta a Pisa che abbiamo preso consapevolezza che possiamo giocarcela con tutti. I giovani che maturano mi permettono anche di avere concorrenza tra loro. In attesa anche di avere Tentoni, che ci darà soluzioni a destra”. Per l’esterno ex Carrarese ecografia di controllo a inizio settimana, per avere il via libera e tornare così a lavorare anche con la palla. E con i compagni