Finalmente Matteo Guazzo. Calcio Derthona in testa
La squadra di Merlo supera 3-2 Pinerolo e conferma il primo posto in classifica
La squadra di Merlo supera 3-2 Pinerolo e conferma il primo posto in classifica
Calcio Derthona – Pinerolo 3-2
Reti: pt 9’ Acerbo, 44’ Guazzo; st 9’ Bissacco rig., 34’ Guazzo, 41’ Amoruso.
Calcio Derthona: Gaione; Barcella, Silvestri, Rabuffi, Mazzocca; Acerbo (28’ st Sylla), Genocchio, Gugliada, Echimov (36’ st Lugano); Guazzo, Rosset (18’ st Giordano). A disp. Torre, Artioli, Hysa, Gay, Orsi, Balestrero. All. Merlo
Pinerolo: Zaccone; Caputo (43’ st Costantino), Mannai, De Stefano (13’ Tonini) , Viretto; Begolo, Gerbaudo, Porporato (39’ Amoruso); Fiorillo (38’ st Gallo), Gili (25’ st Dalla Costa), Bissacco. A disp. Ballario, Berger, Lupo, Dedominici. All. Rignanese (squalificato)
Arbitro: Lo Torto di Novara
Note: Ammoniti Barcella, Genocchio, Guazzo; Porporato, Fiorillo, Caputo.
Calcio Derthona rimane al comando. Continua a crescere la squadra di Alberto Merlo, che al ‘Grassi’ supera 3-2 Pinerolo al termine di una gara bella, divertente e piena di emozioni, confermando con pieno merito il primato. Grande protagonista è Matteo Guazzo, migliore in campo e autore di due reti splendide, ma è tutta la squadra in generale a esprimersi su ottimi livelli. Apre le marcature Acerbo, sempre più preciso e puntuale, con una bella deviazione dopo grande giocata di Rosset, mentre il raddoppio arriva poco prima della pausa, con una conclusione dal limite di Guazzo, abile a trovare l’angolino. Pinerolo accorcia in avvio di ripresa, con Bissaco che trasforma un rigore concesso per fallo di Barcella su Gili, ma poco più tardi ancora Guazzo fa doppietta personale e riporta a due le lunghezze di vantaggio. Nella circostanza, è bellissima la girata sul secondo palo con cui il bomber di Melazzo ipoteca i tre punti. Finale di sofferenza, perchè Amoruso realizza la seconda rete avversaria e il Pinerolo ci prova con orgoglio nei sette minuti di recupero. Ma né forma né sostanza subiscono ulteriori cambiamenti. E Alberto può esultare.