Arredo Frigo sbaglia molto, Albese ringrazia e vince
Termali ancora al palo. Marenco: 'Lontane da come dobbiamo giocare'
Termali ancora al palo. Marenco: 'Lontane da come dobbiamo giocare'
Arredo Frigo Makhymo Acqui non riesce ancora a partire. “Perché siamo ben lontane da come vorrei che la mia squadra giocasse”. Molto schietto coach Ivano Marenco: le termali cadono anche sul campo di Tecnoteam Albese, 3/1 per le lombarde, brave a sfruttare i troppi errori, soprattutto nelle fasi cruciali dei set. In tre su quattro le acquesi sono sempre in gioco, ma solo in uno la spuntano, ai vantaggi, troppo poco per una squadra che, rispetto allo scorso anno, ha cambiato solo due elementi, e protrebbe sfruttare anche l’amalgama di un gruppo che si conosce. Invece, nel primo set, dopo una partenza in salita e la parità conquistata (15/15) grazie alla serie positiva con capotan Martini in battuta, le localli scappano di nuovo e tengono le distanze, sul 24/19 cedono qualche punti, ma chiudono 25/22. Il seconco parziale è quello giocato meglio dalle ospiti: sempre rimonta dopo l’avvio ad handicap. Sull”11 pari botta e risposta per qualche scambio, Albese scappa di 5, Acqui rientra a 21 e poi pareggia ai vantaggi, 26/24, senza mai essere stata avanti fino al 23/22. Il pareggio non toglie la fatica nel gioco che Acqui dimostra e quando le padrone di casa scattano sul +6, la reazione è più sterile e il punteggio non è ai in discussione, 25/19 per Albese. Nel quarto, per la prima volta Arredo Frigo parte bene, ma si fanno rimontare e superare, ed è ancora 25/22 che chiude i conti, in una partita in cui Acqui ha ancora troppi freni e troppi limiti nel gioco e, anche, nell’approccio iniziale e nell’atteggiamento. “Senza nulla togliere all’Abese, che è una buona squadra e ha giocatrici importanti, nei momenti decisivi siamo mancate noi – sottolinea coach Marenco – e la differenza è stata anche amplificata. Ad eccezione del secondo parziale, siamo arrivate sempre lì, ma abbiamo fatto regali di ingenuità. Non sono contento certo di come la mia squadra sta giocando, ma la responsabilità non è certo, solo, delle ragazze. Anche la mia, perché ancora non ho trovato la soluzione per sbloccarci. Qualche timido progresso, ma siamo ancora lontani da come vorrei che Arredo Frigo giocasse. La soluzione devo trovarla io, e la squadra seguimi”