‘Perché alle 20.30 e non alle 18.30?’ Perché l’Olbia ha detto no
Uno striscione sugli spalti del 'Nespoli'. La risposta dello slo Mario Di Cianni
Uno striscione sugli spalti del 'Nespoli'. La risposta dello slo Mario Di Cianni
Una dozzina di tifosi, del gruppo ‘ Mandrogni’, presenti sugli spalti del ‘Nespoli’, mercoledì sera. Dove compare un doppio striscione, che critica pesantemente l’Alessandria, per l’orario della gara. “A voi costa meno, a noi costa un tempo. Società ridicola”. Alla società grigia si ‘imputa’ l’orario serale della gara, alle 20.30 e non alle 18.30: chi si è spostato in giornata ha potuto seguire solo un tempo della partita, per riuscire a rientrare nella notte. Ma la versione dell’Alessandria è diversa e Mario Di Cianni, lo slo, spiega quanto è stato fatto per fare anticipare la partita di due ore. “Da tempo ci siamo attivati, io personalmente con lo ‘slo’ dell’Olbia, e la società con la dirigenza olbiese, per ottenere l’anticipo alle 18.30, ben sapendo che questo avrebbe permesso ai nostri tifosi di seguire tutta la partita. Da Olbia hanno tergiversato per qualche giorno, anche se in un primo momento sembrava possibile ottenere lo spostamento, tanto che ho avvertito chi era sicuro di raggiungere la Sardegna di attendere per prenotare voli o traghetti. Invece l’Olbia è stata inflessibile, chissà, forse pensando che alle 20,30 avrebbe avuto più pubblico: nonostante la nostra insistenza, un no secco a tutte le richieste – sottolinea Di Cianni – senza neppure prendere in considerazione le nostre proposte”. L’Alessandria ha dovuto arrendersi, la Lega Pro non cambia orario se non c’è accordo tra le società. “Alle 18.30 o alle 20.30, la squadra sarebbe partita, comunque, martedì pomeriggio, come ha fatto”.