L’Alessandria domina a Olbia. Il pari sta molto stretto
Traversa colpita da Santini dopo 10'. Proteste per un rigore non concesso
Traversa colpita da Santini dopo 10'. Proteste per un rigore non concesso
Olbia – Alessandria 0-0
Olbia (4-3-1-2): Marson; Pinna (45’st Pisano), Bellodi, Iotti, Cotali; Pennington (28’pt Tetteh), Muroni, Vallocchia; Biancu (31’st Ceter); Ragatzu, Senesi. A disp.: Van Der Want, Crosta, Pitzalis, Ogonseye, Cusumano, Martiniello, Cannas. All.: Filippi
Alessandria (3-5-2): Cucchietti; Sbampato (1’st Delvino), Prestia, Panizzi; Sartore, Gatto, Gazzi, Maltese, Badan (30’st Bellazzini); Santini (43’st Rocco), De Luca (30’st Talamo). A disp.: Pop, Zogkos, Scatolini, Gerace, Gjura, Fissore, Usel, Cottarelli. All.: D’Agostino
Arbitro: Meraviglia di Pistoia
Assistenti: Rondino di Piacenza e Testi di Livorno
Note: Pioggia forte, terreno allentato. Spettatori: 400 circa. Ammoniti: Prestia, Panizzi, Cotali Santini per gioco falloso. Angoli: 6-1 per l’Alessandria. Recupero: pt 1′, st 5′
Una squadra meritava di vincere, l’Alessandria. Che recita un monologo nel primo tempo e anche quando, nella ripresa, il ritmo cala, sono sempre i Grigi a tenere il campo. Nel conto della gara una traversa dopo 10′, due occasioni limpide nella prima frazione, un intervento su Santini intorno al quarto d’ora del secondo tempo sul quale l’arbitro sorvola. Dalla parte dei locali la prima conclusione dopo 24 minuti della ripresa e neppure poi così insidiosa. Il quarto pareggio consecutivo sta ancora più stretto di quello con il Siena e anche Santini, nella sua miglior prestazione in grigio, avrebbe meritato di sbloccarsi.
SUBITO AGGRESSIVI
Aveva chiesto un avvio aggressivo, D’Agostino, e la squadra, schierata con il 3-5-2, abbassando Panizzi a sinistra in difesa e con l’inserimento di Badan sulla stessa fascia a sinistra, con Gazzi a dare più densità al centrocampo, esegue alla lettera le indicazioni del tecnico. Santini vicinissimo al vantaggio al 10′, ma la traversa gli nega il primo gol in grigio. Ancora una occasione al 20′, Badan entra in area da sinistra e la conclusione è alta di poco. Si alza la bandierina un minuto dopo per un fuorigioco dubbio sul tocco di Maltese per De Luca. Insistono gli ospiti, ancora con Santini (31’st), conclusione di prima, che si spegne sul fondo. L’occasione enorme al 43′: Santini sale centralmente, apre a sinistra per Badan, il cross è perfetto, ma De Luca litiga con il pallone e perde il tempo davanti alla porta. Sarebbe stato un vantaggio meritato, per la supremazia in mezzo al campo, le giocate fluide e le occasioni. Padroni di casa come spaventati dall’aggressività degli ospiti, ma comunque abbastanza solidi dietro.
L’intervallo serve all’Olbia per rifiatare e provare ad alzare il baricentro e al 2′ Cucchietti ci mette i pugni sull’angolo di Ragatzu, fino a quel momento, e anche dopo, quasi impalpabile. Ma è solo una fiammata, perché i Grigi sono subito nella metacampo avversaria e Bellodi anticipa Santini, per l’arbitro in modo regolare, anche se la panchina dell’Alessandria scatta tutta in campo per invocare il rigore. Il centrale difensivo dei sardi fa respirare la squadra con alcuni interventi . Al quarto d’ora Marson blocca la conclusione di Santini dal limite. Al 24′ il primo tiro dell’Olbia nello specchio della porta, è di Vallocchia, Cucchietti c’è, la palla è sul fondo di poco. La risposta dei Grigi è affidata a Badan, Marson blocca (32′) e un minuto dopo vola sul traversone di Sartore, anticipando gli uomini in area.L’Alessandria il gol lo segna (35′) con Talamo, entrato da poco, ma è in posizione di fuorigioco. Ancora Marson decisivo con una parata sulla linea sulla conclusione di Santini. La fatica si fa sentire, anche i cinque minuti di recupero non servono per sbloccare il punteggio. Due punti persi, per la mole di gioco e l’atteggiamento, ma anche indicazioni utili per l’Arzachena, e un turn over contenuto per avere tutti pronti. Di testa e di gambe