E sono tre. Autosped stende anche Varese
60-47alla sirena, con cinque giocatrici in doppia cifra
60-47alla sirena, con cinque giocatrici in doppia cifra
Quando l’attacco fa più fatica, Autosped Castelnuovo riscopre il dna che tante volte ha fatto la differenza, fin dalla prima stagione in A2, la difesa. Ed è tris, ancora con una matricola, come sette giorni fa, ma conben altra, e alta, consistenza rispetto a Bolzano, perché Scs Varese si illude anche di poter battere la prima della classe, nel primo quarto, ma alla distanza cresce e proprio con l’intensità difensiva costruisce il suo terzo successo, 47-60. Non basta, alle padrone di casa, Visconti ispirata, 18 punti e 16 rimbalzi: proprio l’intensità difensiva è l’elemento che fa la differenza, ben evidenziato da un numero, 13 punti subiti nei primi 5′, e poi solo 34 negli altri 35′, dimostrando così che, spesso, anche percentuali non esaltanti al tiro (42 per cento da 2 e 17 da 3) incidono solo in minima parte sul punteggio se la squadra concede alle avversarie il minimo sindacale. Varese resta a secco, dalla parte opposta della classifica rispetto alle giraffe, ma sarà protagonista appena superato il rodaggio della categoria, perché ha una qualità diversa rispetto alle altoatesine. Le fatiche del primo parziale Autosped inizia a risolverle quando ancora non sono conclusi i primi 10′ (17-14 per Varese) e la rimonta la completano Canova, con due liberi, e il rimbalzo offensivo di Salvini, che diventa canestro. Un altro passaggio cruciale è il 10-2 per Castelnuovo nella fase centrale della seconda frazione, in cui le ospiti sfiorano la doppia cifra, 32-23, ma poi due fischi, discutibili, degli arbitri aiutano le lombarde a riavvicianrsi, anche se non convincono né il terzo fallo fischiato a Stoiedin per una stoppata su Mistò apparsa regolare e poi il ‘tecnico’ a coach Pozzi. . All’intervallo lungo 26-32. Quando, in avvio di terzo tempo, il 5-0 delle locali sembra riaprire di nuovo la gara, sale in cattedra Claudia Colli, 8 punti consecutivi. Anche se non è ancora fuga decisiva, perché per due volte Scs torna a -3. Fino a quando Autosped accelera deciso, 6-0 firmato da Stoiedin e Salvini, per affrontare i 10′ finali con un margine più netto, 39-48. Le ultime velleità delle locali vanno a sbattere contro il muro castelnuovese, e ogni volta che il margine scende di poco, a -7, ci pensano Canova e Claudia Colli a spegnere le residue illusioni. E in contropiede si completa il successo, ultimo canestro di Salvini, +13 alla sirena. E siccome i numeri parlano, ben cinque giocatrici in doppia cifra, Canova top con 13, poi Salvini con 12, con 10 Stoiedin, Pieropan e Claudia Colli, che ha anche la valutazione più alta, 13. E, nota lieta, l’esordio di Carolina Colli, risolti i problemi fisici. Altra certezza lasciata da questa gara: tutte le giocatrici, a turno, possono fare la differenza, in una singola gara, anche nei frangenti delicati e decisivi.